Jonathan Strange & il Signor Norrell

Titolo: Jonathan Strange & il Signor Norrell
Titolo originale: Jonathan Strange & Mr Norrell
Autore: Susanna Clarke
Nazionalità Autore: Inghilterra
Data di Pubblicazione: Novembre2021
Editore: Fazi
Genere: Fantasy
Pagine: 966

In una Londra alle prese con una difficile guerra, due uomini stanno per cambiare la storia con i loro potenti incantesimi. Nel bel mezzo delle guerre napoleoniche, la maggior parte degli accademici crede che la magia sia ormai completamente scomparsa in Inghilterra. Tutto cambia quando il timido erudito signor Norrell rivela pubblicamente le sue abilità di mago, dando vita a un’ondata di entusiasmo che dilaga per tutto il paese e lo trasporta fino ai salotti dell’alta società di Londra, dove mette i suoi poteri al servizio dei politici e scende a patti con un gentiluomo proveniente da un regno fatato. Un altro mago emerge allora sulla scena: è il giovane e audace Jonathan Strange, che prima diventa il discepolo del signor Norrell e poi ne mette in discussione tutte le teorie, attirato com’è dalle forme più pericolose e oscure della magia. Nel corso degli anni, la battaglia fra i due maghi si fa più accesa di quella dell’Inghilterra contro Napoleone, finché le loro ossessioni e ambizioni segrete non metteranno a rischio la vita di molte persone e cambieranno per sempre la storia della magia inglese.

A Londra si trovavano ora due maghi da ammirare e da giudicare, e dubito possa sorprendere che dei due la città preferiva Strange. Questi corrispondeva all’idea che la gente si faceva di un mago: era alto affascinante, aveva un sorriso ironico e, al contrario del signor Norrell, parlava molto della sua professione.

Siamo a Londra, nel XIX secolo. Mentre i politici discutono sul modo migliore per affrontare Napoleone, il governo entra in crisi a causa degli scarsi risultati in questa battaglia; i maghi inglesi, puramente teorici, si incontrano nelle società per discutere i fatti e la storia della magia che un tempo vi regnava quando il Re Corvo governava sia l’Inghilterra che le terre Altre (quelle che conosciamo come Fäerie, Fate, folletti,…). Questi maghi si incontrano per discutere di magia ma nessuno di loro sa praticarla, fino a quando non appare sulla scena il signor Norrell, un gentiluomo inglese piuttosto tranquillo e timido, un mago praticante che ha imparato dai libri. Il signor Norrell, determinato a riportare la magia in Gran Bretagna, si trasferisce a Londra per convincere i politici dell’importanza della magia e quando opererà una brillante magia, sarà finalmente preso in considerazione diventando il primo mago. Intanto a Londra arriva un giovane gentiluomo inglese di nome Jonathan Strange, che diventerà il suo apprendista ed avrà modo di praticare la magia sul campo di battaglia contro Napoleone. La sua intraprendenza finirà per mettere in ombra il signor Norrell e tra i due nascerà una grande rivalità.

“Un mago potrebbe uccidere con la magia?” domandò Lord Wellington a Strange.
Strange aggrottò la fronte. Parve non gradire la domanda.
“Sì, suppongo che un mago potrebbe farlo”, ammise. “Ma un gentiluomo no”

Che meraviglia!!! Finalmente ho letto questo libro, era da tanto che volevo leggerlo, da quando, alcuni anni fa, ero rimasta affascinata dalla penna di Susanna Clarke leggendo Piranesi. Non posso che confermare la bravura di questa autrice che usa la penna con grande maestria. In questo libro c’è tanta ironia e tanto umorismo inglese che dona un fascino particolare all’intera narrazione e la rende molto piacevole da leggere, scorrevole e ricca di sfumature, con metafore superbe e descrizioni precise. L’ambientazione è suggestiva, la Clarke realizza un perfetto ritratto della società inglese di inizio Ottocento, dei suoi usi, costumi e comportamenti, ricreando un’Inghilterra in cui la magia esisteva grazie all’influenza di John Uskglass, il re corvo che unì il regno fatato del nord con il sud dell’Inghilterra e fu responsabile della magia e della sua successiva scomparsa (le note a piè di pagina citano biografie, leggende, racconti e talvolta anche note esilaranti che arricchiscono la narrazione). Abbiamo così un contesto immaginario mescolato con la storia reale, in cui Napoleone progettava di invadere l’Inghilterra e il Duca di Wellington di difenderla; mentre il re Giorgio III era al potere con la sua ben nota follia.

“E in certi momenti vorrei davvero andarmene.”
“E dove?” Sir Walter era stupefatto: nessun luogo gli piaceva quanto Londra, con i suoi lampioni a gas e i suoi negozi, le caffetterie e i club, le migliaia di belle donne e di pettegolezzi, e pensava che fosse cos’ per tutti.
“Oh, dove gli uomini come me usavano andare tanto tempo fa, girovagando per sentieri ignoti agli altri. Dietro il cielo, dall’altra parte della pioggia”.

I personaggi sono meravigliosi e ben caratterizzati, non sono perfetti, e questo è ciò che mi piace e che mi fa entrare in empatia con loro, mostrarne i pregi, ma anche i difetti, mi sembra molto importante per costruire un romanzo credibile. Il cast è abbastanza numeroso ed è impossibile scegliere un solo personaggio, perché tutti hanno il loro fascino, anche i cattivi, ma quelli che mi sono piaciuti di più, sicuramente i protagonisti Strange e Norrell, entrambi così apparentemente opposti e alla fine così uguali. Il signor Norrell mi sembra un essere sgradevole fin dalla prima pagina per la sua arroganza e la sua diffidenza, ma alla fine ci risveglia una certa compassione e affetto. Jonathan Strange è l’esatto opposto, ci appare come un uomo d’azione, affascinante e intraprendente che considera assurdo non sfruttare tutte le possibili potenzialità della magia. Questo conflitto costituisce l’intera trama principale, alla quale si aggiungeranno altre due sottotrame, una nata dall’uso improprio della magia da parte di Norrell e un’altra più esoterica. D’altro canto, ho amato anche Stephen Black, Arabella Strange, Childermass, John Segundus, Flora Greysteel ed ero molto divertita dal Gentiluomo dai capelli lanuginosi con la sua personalità psicotica.

Questo libro ha tutto: magia, personaggi teneri e personaggi spregevoli, emozione, mistero, avventure degne di qualsiasi libro di Dumas, ambientazioni cupe e gotiche da non perdere.
Jonathan Strange e il signor Norrell è un libro che si muove lentamente ma inesorabilmente, a poco a poco svela la storia di tutta la magia inglese; all’inizio mi dava la sensazione che fosse troppo lento, ma man mano che andavo avanti con la lettura mi sono ritrovata intrappolata sempre di più in un mondo dal quale non potevo più uscire, persa tra le sue pagine come se stessi percorrendo le Strade del Re e ogni passo viene goduto e assaporato fino a quando si giunge alla fine. Potrei dire tante altre cose su questo romanzo, ma temo che se lo faccio corro il rischio di dire troppo e togliervi il gusto di scoprire la magia che permea questa meravigliosa e coinvolgente storia. Vi consiglio vivamente di leggerlo.

La magia è un’arte antica, e non c’è nulla che possa essere fatto con la magia che non sia stato fatto in passato. Ma ogni generazione vede qualcosa di nuovo, qualcosa che non è mai stato fatto prima, qualcosa che potrebbe trasformare il mondo.

Voto 5/5


Dal Libro

“Qualche anno fa, nella città di York, esisteva una società di maghi. Si incontravano ogni terza mercoledì del mese e leggevano tra loro lunghi e noiosi saggi sulla storia della magia inglese. Erano maghi gentiluomini, il che significa che non avevano mai fatto del male a nessuno con la magia, né avevano mai fatto del bene a qualcuno. In effetti, a dire il vero, nessuno di questi maghi aveva mai lanciato un piccolo incantesimo, né con la magia aveva fatto tremare una foglia su un albero, fatto deviare una particella di polvere o cambiato un solo capello sulla testa di qualcuno. Ma, con questa piccola eccezione, godevano di una reputazione come alcuni dei signori più saggi e magici dello Yorkshire. Un grande mago ha detto della sua professione che i praticanti “… devono sforzarsi e tormentare le loro menti per far entrare anche la minima conoscenza, ma litigare viene loro naturale”, e i maghi di York avevano dimostrato la verità di ciò per diversi anni.


Chi è Susanna Clarke

Nata a Nottingham nel 1959, ha avuto un successo clamoroso con il suo romanzo d’esordio Jonathan Strange & il Signor Norrell (Longanesi, 2005): pubblicato in trentaquattro paesi e finalista al Man Booker Prize, il libro ha venduto quattro milioni di copie, è stato accolto come l’opera inglese più grande e originale pubblicata dai tempi di C.S. Lewis e J.R.R. Tolkien ed è stato definito da Neil Gaiman «il più grande fantasy inglese degli ultimi settant’anni». A quindici anni di distanza, pubblica un nuovo romanzo: Piranesi (Fazi, 2021)


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