I pazienti del dottor Garcìa

Titolo: I pazienti del dottor Garcìa
Titolo originale: Los pacientes del doctor García
Autore: Almudena Grandes
Nazionalità Autore: Spagna
Data di Pubblicazione: 27 maggio 2021
Editore: Guanda
Genere: Narrativa Storica/Spionaggio
Pagine: 816

Serie: Episodi di una guerra interminabile vol 4

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“In quel momento sapevo già di aver perso la guerra, ma solo allora cominciai a intravedere il prezzo che avrei dovuto pagare per sopravvivere alla sconfitta.”

I pazienti del dottor García, è il quarto libro della serie “Episodi di una guerra interminabile” che si compone di sei romanzi indipendenti che narrano momenti significativi della resistenza antifranchista in un periodo compreso tra il 1939 e il 1964, i cui personaggi principali interagiscono con figure reali e scene storiche. La storia inizia con l’amicizia che unisce Guillermo García Medina, medico repubblicano, e la sua vicina Amparo Priego, sfacciata e falangista, che fin da bambini erano soliti giocare assieme in quanto i loro nonni erano grandi amici. Durante la guerra civile, il dottor Guillermo Garcia Medina, aiutava a salvare comunisti e repubblicani, quando incontra il canadese dottor Bethune impara la nuova tecnica della trasfusione del sangue e contribuisce a salvare molte vite, tra le quali quella di Manuel Arroyo Benítez, un giovane diplomatico trovato in fin di vita che poi ospita a casa sua per la convalescenza in quanto rischia di essere ammazzato e con il quale nasce un rapporto di sincera amicizia che durerà nel tempo. Anche Amparo, dopo la morte del nonno, finisce per vivere a casa sua ed avere con lui una relazione passionale, dalla quale nasce un figlio. Quando i franchisti prendono il potere, Amparo lo abbandona portandosi il figlio mentre Guillermo rischia di essere arrestato e fucilato. Con l’aiuto di Manuel Arroyo Benítez, che gli procura una nuova identità, diventa Rafael Cuesta e va a lavorare in un’azienda di trasporti. Dopo la seconda guerra mondiale, Manuel (più comunemente Manolo) ritorna in Spagna con un’identità fittizia per infiltrarsi e smascherare una rete di evasione di criminali di guerra nazisti del Terzo Reich, gestita da una donna con nazionalità tedesca e spagnola, nazista e falangista, di nome Clara Stauffer. Anche il dottor Garcìa si troverà invischiato in questa rete.

“Non ha osato dirgli che aveva ragione, che il destino degli esuli è conoscere solo una data, il giorno in cui lasciano il loro Paese, mai la data del loro ritorno, ma si è resa conto che lui già lo sapeva.”.

Almudena Grandes non smette mai di sorprendermi, come sempre con una narrativa impressionante ben documentata e ricercata, che ti fa entrare in empatia con i suoi meravigliosi personaggi. Un romanzo forte, brutale e scioccante, dove sia Guillermo García che Manuel Arroyo e i suoi diversi alter ego si intrecciano in modo perfetto e armonioso con il contesto storico. Il libro è costruito in cinque parti narrative, con chiare analogie tra termini medici e realtà sia reali che immaginari: Ospedale del sangue, Processi infettivi, Metastasi, Punti di sutura e Quando cambia il tempo, le cicatrici si fanno sentire. Penso che Almudena Grandes abbia saputo creare una straordinaria analogia tra gli eventi e questi termini. Per chi non conosce la prosa dell’autrice può essere un libro complesso perchè la scrittura non è lineare, narrato a due voci, la storia procede attraverso i flashback: partendo da una situazione iniziale, si torna indietro nel tempo per farci sapere come si è arrivati ​​a quella situazione; ed anche attraverso l’uso di piccole anticipazioni: mentre da un lato l’azione si svolge, ci troviamo senza preavviso con scene che accadono nel tempo futuro. Ed è sorprendente la grande padronanza della scrittura che dimostra l’autrice, in quanto ci fa capire sempre a quale personaggio si riferisce anche quando lo menziona con il falso nome o quando compaiono nello stesso arco narrativo sia il vero personaggio che quello falso, non ci si perde mai. Il romanzo copre diversi anni di storia spagnola e molti luoghi di ambientazione: Spagna, Germania, Inghilterra, Francia, Russia, Stati Uniti o Argentina e, cosa ancora più difficile, che ruota attorno a una trama di spionaggio, e con un cast di personaggi impressionanti sia d’immaginazione che reali come Pilar Primo de Rivera, Juan Negrín, Pablo Azcárate, Largo Caballero, Andreu Nin, Clara Stauffer, Léon Degrelle, Eva Perón e Norman Bethune… Eppure non ci si perde mai, la lettura scorre veloce e ci si ritrova sempre più all’interno della complessa storia creata da Almudena Grandes.

“Erano tutti esseri umani, né più né meno di quelli che forse sarebbero stati fucilati se le cose fossero andate diversamente. Nessuno avrebbe mai osato suggerire, né nella zona rossa né nella propria, che i condannati a morte fossero altro che persone, anche se venivano condotti sotto la minaccia di una pistola contro un muro per essere uccisi “. 


I due protagonisti principali sono Guillermo e Manolo. Guillermo García Medina è un giovane medico che ha appena terminato la laurea e lavora all’ospedale San Carlos, ma le circostanze lo porteranno a cambiare identità, a impegnarsi come spia per sconfiggere il franchismo, e a praticare la medicina clandestinamente.
Manolo Arroyo Benítez, un diplomatico brillante, che ha fatto molti sacrifici per poter studiare e laurearsi in legge, si infiltrerà nell’organizzazione di Clara Stauffer, per dimostrare che il regime di Franco collabora con i nazisti e abbattere il dittatore per i crimini di guerra commessi.
Due personaggi che hanno rischiato la vita, che hanno perso la propria identità, per difendere ciò che era giusto, due personaggi profondi, accattivanti ai quali ci si affeziona molto.
Clara Stauffer è una donna dalla doppia nazionalità, spagnola e tedesca, appartenuta alla falange e al partito nazista, che si dedicò a salvare i criminali di guerra, fornendo loro documenti, passaporti, lavoro e perfino biglietti di nave per l’Argentina con la collaborazione dell’ istituzioni del regime franchista. E poi ci sono un infinità di personaggi, tutti ben costruiti e approfonditi e come di consueto incontriamo nuovamente diversi personaggi dei romanzi precedenti della serie e, anche se ogni romanzo è indipendente e può essere letto nell’ordine desiderato, la verità è che è molto soddisfacente incontrare i personaggi di cui già si conosce la storia.

Nel settembre del 1936, Pablo Azcárate non era tanto l’ambasciatore della Repubblica nel Regno Unito quanto il suo rappresentante davanti al Comitato di Non Intervento in Spagna che operava nella capitale britannica dal mese precedente e che non aveva reagito. né avrebbe reagito in ciò che restava della guerra, di fronte alle continue e palesi violazioni dell’accordo rappresentate dagli aiuti di Berlino e Roma al golpista.[…] A Londra, anche i cocktail party erano campi minati per i diplomatici repubblicani, che dovevano misurare ogni parola che pronunciavano senza mai rivelare l’indignazione, lo scoraggiamento o la rabbia che li prendeva mentre sorridevano con il bicchiere in mano. Manuel Arroyo Benítez non aveva mai assegnato così tante volte l’espressione figlio di puttana a un volto, ma quelle parole non uscivano mai dalle sue labbra mentre chiacchierava con il suo destinatario..

Che dire di questo libro? La verità è che questa lettura può indignarci al punto da portarci a una rabbia colossale, soprattutto se si tiene conto che si basa su eventi reali, molto ben documentati e ricercati, perchè mette alla luce le incoerenze della guerra, di chi l’ha difesa, di chi ha aderito, di chi ne ha tratto profitto, di chi vi ha partecipato, di chi ne ha cercato e trovato benefici, di chi ha ucciso senza rimorsi per difendere un regime dittatoriale. Forse più che mai, sono protagoniste anche l’amarezza e l’incredulità che la tirannia fascista in Spagna, mostrata soprattutto nell’aiutare i criminali fascisti tedeschi ed europei a sottrarsi alla responsabilità organizzando una rete di trasferimento in Argentina, sia stata condonata dalla comunità internazionale. Almudena Grandes è uno degli autori che più amo, adoro il suo modo di scrivere e anche questo libro mi ha catturato fin dall’inizio e mi ha tenuta incollata alle sue pagine, ovviamente ho trovato la trama molto interessante, e non sono rimasta affatto delusa da come la storia si è sviluppata nel corso del romanzo. Lo consiglio vivamente a tutti perché è davvero una lettura straordinaria e speciale.

Voto 5/5


Dal Libro

“I crimini di guerra non sono bastati, vero? Milioni di morti innocenti, centinaia di assassini impuniti che girano per il mondo, come se fosse casa loro, grazie alla protezione dell’assassino di El Pardo e all’ospitalità di Perón. Nel complesso, cosa significa? Niente, un piccolo inconveniente della Storia, un incidente…[…]
“Il mondo è cambiato”, ha ripetuto Goodwin.
—E tante cose sono cambiate. Adesso coccoli i tuoi nemici, investi milioni di dollari in Italia, in Germania, in Austria, hai restituito loro l’indipendenza, la loro dignità e il loro orgoglio. Ma noi spagnoli non meritiamo così tanto, non meritiamo niente, anche se siamo stati gli unici a lottare contro il fascismo. O forse è stato proprio questo il nostro peccato, no?, aver osato essere antifascista senza contare su di te, senza chiedere il tuo permesso, senza implorare il tuo provvidenziale aiuto, quegli sbarchi che non sarebbero valsi un fico secco se Stalin non avesse avanzato da Oriente. Poiché abbiamo osato doverti qualcosa, ora l’amico dei tuoi nemici è tuo amico, e i nemici di Franco sono tuoi. Dovete essere fregati.[…] E potete sempre dire che è colpa nostra, perché la Repubblica si è gettata tra le braccia dell’Unione Sovietica quando non c’era nessun altro posto al mondo dove potevamo andare, quando avete chiuso tutto a noi le porte delle possibilità, avendo cura di lasciare spalancate quelle che Hitler e Mussolini usarono per aiutare Franco. Il nostro errore è stato lottare, provare a vivere, non voler morire. Sarebbe stato meglio se fossimo morti. Con mezzo metro di terra sopra avremmo meritato di essere tuoi alleati”.


Chi è Almudena Grandes

Almudena Grandes (1960-2021) è stata una delle più importanti autrici spagnole contemporanee. Guanda ha pubblicato tutti i suoi libri: Le età di Lulù, Ti chiamerò Venerdì, Malena, un nome da tango, Modelli di donna, Atlante di geografia umana, Gli anni difficili, Troppo amore, Il ragazzo che apriva la fila, Cuore di ghiaccio, Inés e l’allegria, Il ragazzo che leggeva Verne, I tre matrimoni di Manolita, I baci sul pane, I pazienti del dottor García e La figlia ideale.


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