Vorrei che fossi qui

Titolo: Vorrei che fossi qui
Titolo originale: Wish You Were Here
Autore: Jodi Picoult
Nazionalità Autore: Stati Uniti
Data di Pubblicazione: 25 ottobre 2022
Editore: Fazi 
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 368

La vita di Diana O’Toole scorre su binari sicuri: si sposerà entro i trent’anni, avrà figli entro i trentacinque e dalla caotica New York si trasferirà in una tranquilla villetta nei sobborghi, il tutto facendo carriera nello spietato mondo delle aste d’arte. È sicura che il suo fidanzato Finn, specializzando in Chirurgia, le farà la proposta di matrimonio durante la fuga romantica alle Galápagos che hanno organizzato, pochi giorni prima del suo trentesimo compleanno. Giusto in tempo. Ma un virus che sembrava lontanissimo compare all’improvviso in città e, alla vigilia della partenza, Finn le dà una brutta notizia: non può assentarsi dall’ospedale. Così, a malincuore, Diana decide di partire senza di lui: chi rinuncerebbe alla prospettiva di una spiaggia assolata su un’isola esotica? Ben presto, però, si ritrova in completa solitudine in un luogo remoto, e quella che doveva essere una vacanza da sogno si trasforma in un incubo. Ma a volte c’è bisogno che vada tutto storto perché alla fine tutto si risolva nel migliore dei modi…

“I ricordi sono una protezione, servono a impedirci di ripetere gli stessi sbagli

La storia di questo libro inizia nel marzo 2020. Diana, specialista d’arte presso Sotheby’s, e Finn, il suo ragazzo specializzando chirurgo a New York, prenotano un viaggio di vacanza che potrebbe essere l’inizio della loro vita di coppia. Proprio prima della loro partenza, Finn rimane bloccato nell’ospedale dove lavora. Il virus che sembrava solo una notizia di cronaca ha colpito gli Stati Uniti, con casi di Covid sempre più gravi da affrontare. Finn insiste affinché Diana vada da sola alle Isole Galapagos per godersi il viaggio non rimborsabile. Quasi immediatamente, la vacanza da sogno di Diana va storta. Il suo bagaglio è andato perso, il Wi-Fi è quasi inesistente e l’hotel che avevano prenotato è chiuso a causa della pandemia. In effetti, l’intera isola è ora in quarantena e lei è bloccata fino alla riapertura dei confini. Per fortuna qualcuno avrà pietà di lei e le offrirà un alloggio. Da lì entreranno in scena Gabriel e sua figlia Beatriz… Diana si ritrova a esaminare le sue relazioni, le sue scelte e se stessa. Nel frattempo, a New York, Finn vive un incubo fatto di ricoveri, intubazioni e morti. Finirà per essere contagiato anche lui?

Porto Villamil è una città fantasma. I bar, i ristoranti, gli hostal e i negozi sono ancora tutti chiusi e al buio. Davanti all’ingresso dell’ufficio postale c’è un cancello inchiavardato..

Provo dei sentimenti contrastanti nel recensire questo romanzo. Avevo scelto questo libro per la copertina, senza aver letto la trama. Ho trovato l’argomento particolarmente delicato poiché affronta il tempo della pandemia di Covid-19, che è familiare a tutti noi. Alcuni passaggi del libro mi hanno fatto avere dei flashback sulle notizie dell’epoca e su quanto fossero state traumatiche emotivamente e fisicamente per molte persone
La realtà è che ognuno ha vissuto la pandemia in modo diverso, ma molti hanno avvertito incertezza, paura, solitudine. Nessuno ne è uscito indenne. Nella nota dell’autore Jodi Picoult, ci spiega com’è nata l’idea di scrivere questo libro e come abbia svolto molte ricerche sul tema, intervistando professionisti medici e sopravvissuti che erano stati intubati. Ha catturato l’essenza del terrore, dello stress, della stanchezza che medici e sanitari hanno dovuto affrontare. Le sfide della vita in quarantena, il lavaggio eccessivo delle mani, l’uso di mascherine, gli ospedali sovraffollati e tutti quei momenti di crisi che tanti di noi hanno dovuto affrontare durante la pandemia.

“A sopravvivere non è la specie più forte, e neanche la più intelligente.
È quella che si adatta meglio al cambiamento.
(Charles Darwin)”.

Ma è anche un libro che parla di arte, dell’Alzheimer, di Darwin e della natura. Ho amato l’ambientazione delle Galapagos: il paesaggio, i vulcani, la vita animale… La natura è descritta con dettagli così vividi che ci sembra di nuotare nelle acque limpide e cristalline tra pinguini e leoni marini. Il libro è strutturato in due parti, la prima parte in cui leggeremo della vita di Diana alle Galapagos che, pur con le difficoltà nel ritrovarsi isolata da tutto, anche se ogni tanto le arrivano le notizie angoscianti sulla pandemia nelle mail di Finn, è felice nell’esplorare l’isola e nel crearsi nuove amicizie. Verso la fine della prima parte accade qualcosa che ci introdurrà ad una seconda parte davvero inaspettata, della quale non posso dire altro, sarebbe uno spoiler che rovinerebbe la vostra possibile lettura.

“Ci sono due modi di guardare un muro. Puoi pensare che serva a tener fuori le persone che temi, oppure a tener dentro quelle che ami. In un caso o nell’altro, crei comunque una divisione”

In conclusione, questo è un romanzo emotivamente toccante e stimolante, affronta la perdita, il dolore, la morte, l’isolamento, ma anche il coraggio e la speranza di fronte a una pandemia globale che ha spezzato così tante vite. Il romanzo mi è piaciuto per la sua ambientazione, per personaggi affascinanti e ben sviluppati, per le rivelazioni inaspettate, ma non vedevo l’ora di finirlo, non per curiosità o per seguire la trama, ma perché mi metteva a disagio.

Voto 4/5


Dal Libro


Chi è Jodi Picoult

Jodi Picoult, la regina delle classifiche americane, vive a Hanover, New Hampshire, con il marito, i tre figli e numerosi animali domestici. I suoi romanzi sono pubblicati in 35 paesi. Ha vinto numerosi premi letterari fra cui il New England Bookseller Award for Fiction, il Book Browse Diamond Award, il Fearless Fiction Award, il Virginia Reader’s Choice Award e molti altri ancora americani e inglesi. In Italia, Corbaccio ha pubblicato La custode di mia sorellaIl colore della neveSenza lasciare tracciaDiciannove minutiUn nuovo battitoLa bambina di vetroLe case degli altriL’altra famigliaIntenso come un ricordoLa solitudine del lupoLeaving e Piccole grandi cose.


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