Sulla pelle

Titolo: Sulla pelle
Titolo originale: Sharp Objects
Autore: Gillian Flynn
Nazionalità Autore: Stati Uniti
Data di Pubblicazione: 12 maggio 2015
Editore:  Piemme
Genere: Thriller
Pagine: 319

Due bambine sono state rapite e assassinate. Avevano nove e dieci anni; quando sono state ritrovate, la loro bocca era aperta, come in un estremo gesto di stupore, e l’assassino aveva strappato loro tutti i denti. Spetta alla giovane reporter Camille seguire il caso per conto del giornale per cui lavora. Da quando se n’è andata da casa, otto anni prima, non ha quasi più parlato con i suoi familiari: né con la madre, bella e inavvicinabile come una bambola di porcellana, né con la sorellastra che conosce a malapena, una tredicenne precoce dal fascino misterioso e fatale. Ora, tornata nella dimora vittoriana di famiglia, Camille è perseguitata dai ricordi d’infanzia e da una tragedia che neppure un ricovero in un ospedale psichiatrico le ha permesso di dimenticare. Indagando sugli omicidi insieme al capo della polizia locale e a un agente speciale dell’FBI, Camille inizia a identificarsi sempre di più con le giovani vittime. Perché ha la sensazione di aver già vissuto sulla propria pelle i loro orrori? Incalzata dai suoi demoni, dovrà risolvere il puzzle del suo passato, prima che il ritorno forzato a casa si trasformi in un viaggio a senso unico verso l’inferno.

  “Il volto che dai al mondo dice al mondo come trattarti.” 

La storia inizia quando Camille Preaker, una giornalista che lavora per un giornale non molto noto, viene incaricata di fare un articolo sull’omicidio di due ragazzine, Ann e Natalie avvenuto nella sua città natale Wind Gap, situata a sud di Chicago. Un luogo in cui Camille non vuole tornare per paura di affrontare il suo passato: aveva solo tredici anni quando sua sorella morì e lei, alimentata dal dolore, trascorse la sua adolescenza incidendo parole nella sua carne, coprendo quasi ogni centimetro del suo corpo con i segni del suo dolore. A distanza di dieci anni Camille si ritrova nuovamente coinvolta in città, cerca di andare d’accordo con la madre che non l’ha mai amata e di instaurare un rapporto con la sorellastra che conosce a malapena.
In tutto il romanzo vediamo sia la città che il caso attraverso gli occhi di Camille finché non scopriamo finalmente il colpevole.

Dicono che l’impulso di infliggere dolore sia un bisogno imperioso, a cui non ci si può sottrarre. E se fosse il contrario? Se invece la gente lo facesse perché è una sensazione bellissima?

La prosa di Gillian Flynn è abbastanza buona, la storia è dura, inquietante, tossica, con molti personaggi con una mente un po’ contorta. Sebbene la trama sia incentrata sull’omicidio di queste ragazzine, nella storia cominciano ad emergere diverse sottotrame ed eventi accaduti mentre Camille viveva in quel luogo: possiamo conoscere il suo rapporto con la madre, quello con una delle sue sorelle, le sue amicizie e la sua infanzia. All’inizio ho trovato la trama interessante, ma con l’avanzare della storia alcune parti mi sono sembrate ripetitive, e prima di arrivare a metà del romanzo avevo già una buona idea di cosa sarebbe potuto succedere. La storia in sé non è molto originale, la cosa più interessante di questo libro sono i suoi personaggi, che sono per lo più incasinati e con un passato oscuro. In genere amo i personaggi complessi ma quelli di questa storia mi sono sembrati troppo eccessivi, quello che non mi convinceva era il comportamento in relazione all’età di alcuni personaggi, per me poco credibile. Inoltre, anche l’identità dell’assassino è prevedibile, non appena ho incontrato questo personaggio, l’ho capito subito e mi ha tolto quella suspense che un thriller dovrebbe dare.

In sintesi, una storia cupa, contorta, disturbante, con rapporti malsani e protagoniste donne “cattive”. Una storia che, purtroppo, non è riuscita a coinvolgermi del tutto e sorprendermi.

Voto 3/5


Dal Libro

Le ragazze carine come Katie Lacey, che adesso vivevano, come era prevedibile, in ville poco distanti dalla nostra, giocavano nello stesso tennis club di Adora e compivano i nostri stessi pellegrinaggi a Saint Louis per lo shopping, mentre le ragazze brutte – le vittime, quelle come Geri Shilt – erano confinate a pulire le case di quelle carine, a testa china, in attesa di altre angherie. Non erano donne abbastanza forti o abbastanza furbe da andarsene. Erano donne prive di immaginazione. Così se ne stavano a Wind Gap e continuavano a vivere la stessa vita di quando erano adolescenti in una spirale senza fine.


Chi è Gillian Flynn

Gillian Flynn è una scrittrice e sceneggiatrice statunitense, nasce a Kansas City il 24 febbraio 1971. Entrambi i genitori insegnavano presso il Metropolitan Community College nel Missouri. Frequenta la Bishop Miege High School di Roeland Park e si diploma nel 1989. Frequenta l’Università del Kansas di Lawrence (Kansas), dove ottiene una doppia laurea in Letteratura inglese e Giornalismo. Poi per due anni vive in California, scrivendo per una rivista di settore dedicata a professionisti delle risorse umane. In seguito, si trasferisce a Chicago per frequentare la Northwestern University, dove ottiene il master in Giornalismo nel 1997


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