Vola via

Titolo: Vola via
Titolo originale: Fly Away
Autore: Kristin Hannah
Nazionalità Autore: Stati Uniti
Data di Pubblicazione: 15 ottobre 2019
Editore: Mondadori
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 383

Adolescenti negli anni Settanta, Kate Mularkey e Tully Hart erano inseparabili. Lo sono state per decenni. Ma tutto finisce, e ora Tully si trova a gestire la perdita della sua migliore amica, a cui ha fatto una promessa. Poi c’è Marah, la figlia di Kate, distrutta dal dolore. E infine Dorothy, la madre di Tully, una donna instabile che nasconde un segreto. Tre generazioni, tre donne ferite che per iniziare una nuova vita hanno bisogno l’una dell’altra. E forse di un miracolo…

Sarò sempre con te. Ogni volta che ascolti la nostra musica o ridi così tanto da piangere. Io ci sarò. Quando chiudi gli occhi di notte e ricordi, io ci sarò. Sempre.


La storia inizia con Tully, la nostra protagonista, che sotto effetto di alcol e sonniferi ha un incidente grave, ricoverata in fin di vita si trova in un limbo tra la vita e la morte; in questo stato evanescente incontra Kate, la sua migliore amica morta di cancro un paio d’anni prima, accompagnata dalla sua presenza Tully ripercorre il suo passato e l’effetto devastante che la sua morte ha provocato in lei e nella famiglia di Kate. La storia procede tra momenti del suo passato, nei quali scopriremo la sua vita e i rapporti con le persone care e momenti presenti nei quali si è in attesa che si svegli dal coma. E così veniamo a sapere che Tully era una famosa conduttrice di Talk show e che durante la malattia di Kate rinuncia alla sua vita e alla sua carriera per occuparsi di lei prima, e della figlia dopo la sua morte, verremo a conoscenza del rapporto quasi inesistente con la madre Dorothy e come, non riuscendo a superare la morte dell’amica, inizia a fare uso di tranquillanti ed alcol pregiudicando la possibilità di trovare un altro lavoro. Allo stesso tempo scopriremo il vuoto e lo sconforto che la morte di Kate ha provocato nel marito Jhonny e nella figlia Marah che è piena di rabbia e si sente incompresa.

“Quando sei una madre, impari cos’è la paura. Hai sempre paura. Non c’è niente in questo mondo che sia innocuo per i tuoi figli. L’ironia è che hanno bisogno di noi per essere forti.”


Sebbene il libro sia incentrato sulla morte di Kate, in realtà parla di Marah e Tully e delle loro reazioni individuali al dolore. Copre molte questioni importanti: alcolismo, tossicodipendenza, autolesionismo, tentato suicidio, adolescenti problematici, cancro, amore e perdita, malattie mentali…Sono storie difficili, dure, di superamento, ognuna per motivi diversi, e mi è piaciuto vedere alcuni personaggi spezzati superare i loro fantasmi…ma non è stata una lettura che mi ha entusiasmata, intanto per il modo in cui è stata sviluppata la trama e cioè Tully che dal suo stato di coma ripercorre i momenti passati e che tra l’altro, hanno preso la quasi totalità della storia (del presente leggeremo troppo poco) e poi il ritmo troppo lento, spesso ripetitivo e con un tono troppo melodrammatico…non so, troppi drammi e mai una gioia. I personaggi mi sembravano esagerati nel loro sviluppo, Marah è egoista e immatura e anche se il suo dolore e la sua confusione sono certamente comprensibili, non è molto credibile che si trasformi in una persona così danneggiata, considerando che non era proprio abbandonata a se stessa.

“Siamo fatti dei nostri ricordi Tul. Alla fine, questo è l’unico bagaglio che porti con te. Amore e ricordi, solo loro rimangono. Ecco perché tutta la tua vita lampeggia davanti ai tuoi occhi quando muori: scegli i ricordi che desideri. È come quando fai i bagagli”.

Per concludere il romanzo è stato incredibilmente triste, esplora le conseguenze della perdita e il modo in cui le persone rispondono al dolore, alla perdita, al senso di colpa, alla vergogna e ad altre difficoltà che la vita ci pone ed è stato estremamente pesante percorrere il sentiero del dolore dei personaggi, in particolare Marah, Tully, Johnny e Dorothy. Fortunatamente nelle ultime pagine s’intravvede una fioca luce che rischiara il cuore.

“A volte, se sei fortunato, puoi guardare qualcuno negli occhi e vedere l’intero futuro.”.

Voto 3/5


Dal Libro

“Non so come credere in lei, ma non so nemmeno come lasciarla andare. Lei è mia madre. Dopo tutto, tutte le volte che si è aggrappata a me e tutte le volte che mi ha lasciato andare , lei è ancora intessuta dentro di me, una parte del tessuto della mia anima e significa qualcosa, che lei sia qui.”


Chi è Kristin Hannah

Kristin Hannah (Garden Grove, California, 1960) è una pluripremiata autrice statunitense, con oltre venti romanzi all’attivo, tra cui il bestseller mondiale L’usignolo, che ha venduto oltre due milioni di copie negli Stati Uniti ed è stato pubblicato in trenta paesi. Ha lavorato come avvocato prima di dedicarsi interamente alla scrittura, nel 1991.


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