Melody

Titolo: Melody
Titolo originale: Out of My Mind
Autore: Sharon M. Draper
Nazionalità Autore: Stati Uniti
Data di Pubblicazione: 11 giugno 2020
Editore: Feltrinelli
Genere: Narrativa per Ragazzi
Pagine: 256

Melody ha una memoria fotografica eccezionale. La sua mente è come una videocamera costantemente in modalità “registrazione”. E non c’è il tasto “Cancella”. È l’alunna più intelligente della scuola, ma nessuno lo sa. Quasi tutti – compresi i suoi insegnanti e i medici – ritengono che lei non abbia alcuna capacità di apprendimento, e fino a oggi le sue giornate a scuola sono state scandite da noiosissime ripetizioni dell’alfabeto. Cose da prima elementare. Se solo lei potesse parlare, se solo potesse dire che cosa pensa e che cosa sa… Ma non può. Perché Melody non può parlare. Non può camminare. Non può scrivere. Melody sente scoppiare la propria voce dentro la sua testa: questo bisogno di comunicare la farà impazzire, ne è certa. Finché un giorno non scopre qualcosa che le permetterà di esprimersi. Dopo undici anni, finalmente Melody avrà una voce. Però non tutti intorno a lei sono pronti per quello che dirà. Età di lettura: da 12 anni.

È come se vivessi in una gabbia senza porta e senza chiave. E non posso chiedere a nessuno di tirarmi fuori.

Questo libro ci racconta la storia di Melody Brooks, una ragazza di 11 anni, nata con una paralisi cerebrale. Melody non riesce a parlare, a camminare nè stare in piedi e non riesce nemmeno ad afferrare gli oggetti, riesce a muovere solo i pollici e per questo ha la necessità di essere imboccata.
Nonostante ciò, Melody è estremamente intelligente vive circondata dalle parole, le ascolta, le immagazzina e le adora. Man mano che la storia viene raccontata dal suo punto di vista, pagina dopo pagina conosciamo lei e ciò che la circonda.

Quando dormo, sogno. E nei sogni posso fare ogni cosa. […] Quando poi la mattina mi sveglio e mi imbatto nella realtà, provo sempre una certa delusione.

Melody è un libro molto speciale con un personaggio principale impressionante che, sebbene non possa fare praticamente nulla da sola, ha una personalità incredibile. L’autrice è riuscita a cogliere molto bene la frustrazione che è per lei non riuscire a farsi capire o non essere “normale”. Ma lei non si arrende cercherà in tutti i modi in cui le è possibile comunicare e non si arrendono i genitori, nemmeno davanti alle diagnosi degli specialisti che dicono loro che Melody purtroppo non capisce, ma loro sono certi del contrario. A poco a poco Melody sarà circondata da persone meravigliose come la signora V o Catherine, che la incoraggiano a volere di più, a cercare di più, a non rimanere bloccata dov’è; ed è per questo che, alla fine, ottiene qualcosa con cui può comunicare più liberamente. Ed è bello vedere quando lei, attraverso il computer parla.

-Non sei così intelligente, signore… sei solo fortunato! Tutti noi che abbiamo le nostre facoltà intatte siamo abbastanza fortunati. Melody è in grado di capire le cose, comunicare e gestire in un mondo in cui nulla è pensato per lei. Lei è quella davvero intelligente!

Una delle cose che mi è piaciuto è che Melody non fosse presentata come una vinta e in cerca di pietà, ma, al contrario, vediamo che è lei stessa a raccontare tutta la sua storia, certo, ha momenti di crisi, come tutti noi, ma al di là di questo la narrazione è in tono ottimista e che, molte volte, fa dimenticare tutti i suoi limiti, ho anche apprezzato che nonostante ci sia poco sviluppo in Melody, il suo ambiente, la sua famiglia e la scuola cambiano e migliorano. I personaggi sono tanti ma quelli che spiccano oltre a Melody sicuramente ci sono i genitori che con la loro forza ed il loro amore fanno sentire Melody capita, anche se non è sempre facile; e poi la signora V, che si occupa di Melody quando i genitori non possono, che le insegna a strisciare, le arricchisce la lavagna di tante parole per renderle più facile comunicare e mi è piaciuto tantissimo quando ha capito che Melody voleva sentire la pioggia sulla pelle, mi ha emozionato molto questa scena.

“Vorrei essere come gli altri ragazzi”.
“Quindi vorresti essere meschina, falsa e ottusa?”
[…]
“No. Vorrei essere normale.”
“Essere normali è uno schifo!” è sbottata.

È un libro che ci fa riflettere e ci induge a guardare gli altri con più tolleranza, che non bisogna avere pregiudizi verso ciò che non rientra nel nostro parametro di “normale” a volte dimentichiamo che quelle persone che vediamo sedute su una sedia a rotelle vivono, respirano, pensano e sentono. Penso che dobbiamo iniziare ad avere una mentalità più aperta e imparare cosa significa veramente “inclusione”.

È un ottimo libro per imparare quasi a metterci nei panni dell’altro. Una storia stimolante e raccontata molto bene con un linguaggio semplice e chiaro.

Voto 4/5


Dal Libro

Tutti si esprimono con le parole. Tutti tranne me. E scommetto che la maggior parte della gente non è consapevole del vero potere delle parole. Io invece sì. I pensieri hanno bisogno di parole. Le parole hanno bisogno di voce. Io adoro il profumo dei capelli appena lavati della mamma. Adoro sentire la barba ispida del papà, prima che si rada. Ma non ho mai potuto dirglielo.


Chi è Sharon M. Draper

Sharon M. Draper, classe 1948, è un’insegnante in pensione, ma non una insegnante in pensione qualsiasi. Nel 1997 ha vinto il premio “National Teacher of the Year” e durante tutta la sua carriera si è occupata di pedagogia ai massimi livelli in una serie di associazioni di categoria statunitensi. Parallelamente all’insegnamento ha intrapreso un percorso di scrittura che l’ha resa celebre negli Stati Uniti per i suoi libri per bambini e adolescenti, ma in Italia per ora sono stati pubblicati solo due suoi titoli.


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