Persone Normali

Titolo: Persone Normali
Titolo originale: Normal People
Autore: Sally Rooney
Nazionalità Autore: Irlanda
Data di Pubblicazione: 3 giugno 2020
Editore: Einaudi
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 240

Connell e Marianne frequentano la stessa scuola di Carricklea, un piccolo centro dell’Irlanda rurale appena fuori Sligo. A parte questo, non hanno niente in comune. Lei appartiene a una famiglia agiata e guasta che non le fa mancare nulla tranne i fondamenti dell’amore e del rispetto. Lui è il figlio di una donna pratica e premurosa che per mantenerlo fa la domestica in casa d’altri (quella della madre di Marianne). Nell’inventario di vantaggi e svantaggi, l’inferiorità economica di Connell è bilanciata sul piano sociale. Lui è il bel centravanti della squadra di calcio della scuola e fra i compagni è molto amato, mentre Marianne, che nella pausa pranzo legge da sola Proust davanti agli armadietti, è quella strana ed evitata da tutti. Se la loro fosse una battaglia, o anche solo una sequenza di scaramucce amorose, si potrebbe dire che le frecce al loro arco si equivalgono. Ma Connell e Marianne sono «come due pianticelle che condividono lo stesso pezzo di terra, crescendo l’una vicino all’altra, contorcendosi per farsi spazio, assumendo posizioni improbabili»: nella loro crescita, si appoggiano e si scavalcano, si fanno molto male ma anche molto bene, e la sofferenza che si procurano non è che boicottaggio di sé. Certo, la ferocia informa tutti i rapporti di potere che vigono fra i personaggi, nella piccola scuola di provincia come nel prestigioso Trinity College cui entrambi i ragazzi accedono, nelle dinamiche di genere come negli equilibri famigliari. Perfino in quelle dicotomie sommarie che tanto Connell quanto Marianne subiscono, e in cui essi stessi indulgono: quelle fra persone gentili e persone crudeli, fra brave persone e persone cattive, corrotte, sbagliate, fra persone strane e persone normali. In un modo o nell’altro entrambi aspirano alla normalità, Connell per un’innata benché riprovevole pulsione di conformità, Marianne forse per sfuggire a quella cruda e pervasiva sensibilità che tanto dolore le causa e che facilmente vira all’autodistruttività. C’è Jane Austen in queste pagine, la forza del suo dialogo, la violenza sotterranea delle sue relazioni, e l’omonimia di Marianne con l’eroina del suo romanzo più celebre ne è un indizio. Per anni Marianne e Connell si ruotano intorno «come pattinatori di figura», rischiando la vita e salvandosela, chiedendosi, promettendosi, negandosi, dimostrandosi che quella che li lega è una storia d’amore.

Nessuno può essere assolutamente indipendente dagli altri, quindi perché non smettere di provare, perché non correre nella direzione opposta, appoggiarsi alle persone per tutto e lasciare che si appoggino a te, perché no.

Persone Normali segue le vite di Marianne e Connell dal liceo all’università. Marianne, che al liceo viene emarginata e bullizzata per il suo fisico e per il suo essere “strana” e Connell che è piuttosto popolare agli occhi degli altri. Entrambi intraprendono una relazione segreta perchè Connell non vuole che si sappia che sta uscendo con la ragazza emarginata, finché entrambi iniziano l’università. Entrambi crescono, incontrano altre persone, tornano insieme, si separano di nuovo e così via per tutto il libro. Spiegando l’andirivieni dei due personaggi.

Avevo letto ottime recensioni su questo romanzo ed ero piuttosto curiosa della storia e dei suoi personaggi, ma di certo non faceva per me. Innanzitutto non mi è piaciuto com’è narrato, ci ho messo molto per entrare nello stile di scrittura – avevo da poco finito di leggere un libro con una scrittura sublime e mi son detta che forse dipendeva da quello – in particolare non mi sono piaciuti i dialoghi senza trattini o virgolette che mi hanno reso la lettura confusa, inoltre l’uso di salti temporali l’hanno resa ulteriormente frammentata. Penso che l’autrice abbia cercato di sollevare molti argomenti piuttosto importanti e interessanti: l’aborto, la violenza domestica, il bullismo, le relazioni tossiche, la percezione di se, il suicidio senza però affrontarli in modo approfondito.

Non so cos’ho che non va, dice Marianne. Non so perché non riesco a essere come le persone normali. La sua voce è insolitamente fredda e distante, come fosse la registrazione della sua voce ascoltata dopo che lei se n’è andata o è partita per un’altra destinazione. In che senso? dice lui. Non so perché non riesco a farmi amare. Penso di essere nata sbagliata.

Anche i personaggi mi sono sembrati banali, sono due personaggi che a turno si autocommiserano, che non sanno prendersi responsabilità, fanno sesso ma non stanno assieme così ognuno è libero di fare quel che vuole ma alla fine finiscono per stare sempre insieme, dal liceo all’università, senza essere onesti tra loro, dando origine a malintesi e, quindi, ferirsi a vicenda continuamente, erano troppo superficiali per i miei gusti, non riuscivo a provare alcun tipo di simpatia, continuavo a leggere sperando che succedesse qualcosa, che mi facesse provare qualcosa ma non succedeva niente. Non mi è piaciuto il rapporto tra i personaggi, così come non mi è piaciuta la storia, sicuramente l’autrice voleva indurci a fare delle riflessioni sul concetto di normalità, cosa significa “essere normali” e di come spesso essere diversi, fragili può portare a disturbi comportamentali. Ad ogni modo, sento di essere un po’ ingiusta perché la verità è che il mio approccio è stato condizionato dallo stile, che forse, non mi ha fatto apprezzare il libro.

Voto 2,5/5


Dal Libro

Giudico forse la tua pigrizia, io? dice Joanna.
Sotto sotto credo di sí. Giudichi Peggy.
Quella di Peggy è pigrizia mentale, è diverso.
Marianne schiocca la lingua come per rimproverare a
Joanna la sua crudeltà, ma senza grande convinzione. Sta leggendo il retro di una confezione di mele secche.
Non vorrei mai che ti trasformassi in Peggy, dice Joanna. Mi piaci come sei.
Bah, Peggy non è poi cosí male. Sto arrivando alla cassa, devo mettere giú.
Ok. Chiama domani dopo la cosa, se hai voglia di parlare.
Grazie, dice Marianne. Sei un’amica. Ciao.


Chi è Sally Rooney

Sally Rooney (Castlebar, Mayo, 20 febbraio 1991) è una scrittrice e poetessa irlandese. Ha pubblicato tre romanzi: Parlarne tra amici (2017, trad. it. 2018), Persone normali (2018, trad. it. 2019) e Dove Sei, Mondo Bello (2021). Persone normali è stato adattato in una serie televisiva del 2020 dalla BBC.


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