E poi ci sono io

Titolo: E poi ci sono io
Titolo originaleGirl in Pieces
Autore: Kathleen Glasgow
Nazionalità Autore: USA
Data di Pubblicazione: 29 gennaio 2019
Editore: Rizzoli
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 440

Charlotte Davis ha diciassette anni ed è ricoverata nell’istituto psichiatrico di St. Paul, nel Minnesota. Suo padre è morto, la sua migliore amica l’ha lasciata sola, e la madre non ha alcun interesse nei suoi confronti. Sopportare il dolore è impossibile, e l’autolesionismo sembra l’unica soluzione: quando il vetro appuntito le tocca il braccio, dentro la ragazza si fa largo una specie di sollievo. Al St. Paul Charlie incontra tante giovani donne come lei, sole, ognuna intrappolata in un diverso dolore; c’è chi non vede l’ora di uscire di lì e chi invece vorrebbe restare al riparo fra quelle mura. E quando arriva il momento delle dimissioni, Charlotte non sa proprio dove andare. Proverà allora a ritrovare la speranza nella lontana Arizona, in un viaggio per riscoprire se stessa, fra nuovi progetti, un lavoro in una tavola calda e incontri inattesi. Un racconto dalle tematiche forti, una storia di sofferenza e rinascita che insegna a non perdere mai la speranza. Perché “tutto quello che si rompe, comprese le persone, si può aggiustare”.

“Come un orfano, sono venuto qui senza vestiti. Come un orfano, sono stato avvolto in un lenzuolo e lasciato sul prato del Regions Hospital nel nevischio gelido e nella neve, con il sangue che filtrava attraverso il lenzuolo a fiori. Ricordo le stelle che notte. Erano come sale contro il cielo, come se qualcuno avesse rovesciato lo shaker contro un panno molto scuro. Per me importava, la loro bellezza accidentale. L’ultima cosa che pensavo di poter vedere prima di morire sull’erba fredda e bagnata“.

E poi ci sono io è la storia di Charlie, una ragazza di 17 anni che ha vissuto una vita incredibilmente dolorosa. È perseguitata da molti demoni: suo padre, la sua migliore amica, il suo rapporto con la madre violenta. È diventata una senzatetto; gestire tutto questo è troppo per lei, e per far fronte al dolore si taglia, è una autolesionista, porta cicatrici sia emotive che fisiche. Seguiremo il suo viaggio di vulnerabilità e guarigione dalla struttura psichiatrica in cui si trova fino al mondo reale. Mentre lotta per crearsi una nuova vita, Charlie deve imparare a vivere nella propria pelle e fare pace con se stessa, anche se le influenze esterne minacciano di riportarla in luoghi oscuri.

“- Avremmo dovuto dire da quando siamo venuti qui che è finita con i desideri. Che dopo aver fatto quello che abbiamo fatto, nessuno ci amerà più. Non normalmente.”

Il libro è narrato in prima persona dalla protagonista e si divide in tre parti: la prima racconta la sua esperienza nel centro psichiatrico in cui si trova, la seconda la sua vita dopo aver lasciato il centro e la terza getta le basi di quello che sarà il suo futuro. È scritto con frasi abbastanza brevi che sono molto in sintonia con la storia. Gli argomenti di questo libro sono difficili: autolesionismo, alcool, droghe, suicidio e depressione e sono stati narrati con onestà, senza mai celare il lato cupo delle cose. La voce di Charlie è cruda, ferita e triste, ma a tratti anche piena di speranza. Charlie è una ragazza spezzata, che vive nell’oscurità, lotta per trovare la luce e malgrado incontra persone problematiche che avrebbero potuta distruggerla riesce a trovare la forza di non farsi trascinare nell’oscurità. Sta imparando che può essere amata, nonostante le venga detto che ragazze come lei, ragazze con cicatrici, non sono amabili. E sta imparando un tipo di amore diverso, l’amore per se stessa.

“Tagliarti è un recinto che costruisci attorno al tuo corpo per tenere fuori gli altri, ma poi urli per essere accarezzato e il recinto si rivela essere filo spinato”.

Nel complesso, il libro è stato buono ma non eccezionale per me, un libro con argomenti forti che vanno sicuramente trattati, con una storia dura ma un pò troppo lenta e poco emotiva per me, sicuramente perchè l’autrice ha incentrato il romanzo su Charlie, sulle sue lotte interiori, sulla sua personalità spesso contraddittoria che non riuscivo a comprendere del tutto e che non mi ha fatto connettere completamente con la protagonista. Il finale mi ha lasciata soddisfatta perché penso che sia quello che doveva essere.

Voto 3/5


Dal Libro

“La prima volta che mi sono tagliato, la parte migliore è arrivata alla fine: ho pulito la ferita con un tampone, l’ho asciugata con cura, l’ho studiata, così e così, e ho annidato il mio braccio protettivo, appoggiandolo sullo stomaco. Abbastanza.
Mi taglio perché non riesco a farcela. È il più semplice possibile. Il mondo si trasforma in un oceano le cui onde si infrangono su di me con un suono assordante, il mio cuore annega nell’acqua e sono preso da una paura grande quanto il mare del pianeta. Ho bisogno di liberarmi, ho bisogno di farmi male più di quanto il mondo possa farmi, ed è così che posso trovare conforto”.


Chi è Kathleen Glasgow

Kathleen Glasgow vive a Tucson, in Arizona. Ha esordito nel 2016 con E poi ci sono io, ricevendo un immediato consenso di critica e di pubblico. Definito «romanzo necessario»,  è stato un best seller.


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