Sale di mare e lacrime

  • Titolo: Sale di mare e lacrime
  • Titolo originale: Of Women and Salt
  • Autore: Gabriela Garcia
  • Nazionalità Autore: Stati Uniti
  • Data di Pubblicazione: 17 marzo 2022
  • Editore: HarperCollins Italia
  • Genere: Narrativa Latinoamericana
  • Pagine: 304

Cuba, 1866. María Isabel è la sola lavorante donna in una fabbrica di sigari. Ogni giorno, mentre le sue mani arrotolano incessantemente il tabacco, ascolta le parole di un uomo, Antonio, che legge per loro. Sono parole che la trasportano in mondi sconosciuti, come quello dei Miserabili di Victor Hugo, e che le aprono la mente e il cuore. Ma gli echi della guerra si fanno sempre più vicini…
Cuba, 1959. Dolores guarda il marito allontanarsi verso le montagne. Ha risposto alla chiamata alle armi di Fidel Castro e nella sua anima lei spera che non torni più. Ma se dovesse farlo, Dolores sa che per sopravvivere dovrà compiere una scelta che sconvolgerà il mondo di Carmen, sua figlia.
Miami, 2016. Carmen, immigrata cubana, negli Stati Uniti credeva di ricominciare dimenticando un passato pieno di contraddizioni per offrire alla figlia Jeanette un futuro migliore. E invece il sogno americano si rivela per lei un’illusione, perché ogni giorno ripensa a Cuba e al rapporto di amore-odio con la propria madre, che non vede da anni. La stessa donna che Jeanette, ribelle e in continua lotta contro la tossicodipendenza, vorrebbe incontrare per saperne di più della storia di famiglia e capire meglio se stessa.
Ognuna di queste donne lotta fino allo stremo per la sopravvivenza, fedele alle parole annotate su quel libro di Hugo che si tramandano da generazioni: “Siamo forza. Siamo più di quanto pensiamo”.
Dalle fabbriche di sigari cubani ai centri di detenzione per migranti, passando per la periferia di Miami, Sale di mare e lacrime è un esordio di grande forza narrativa, onesto e bruciante. Con una prosa a un tempo poetica e schietta, Gabriela Garcia ci porta nel cuore oscuro dell’America moderna raccontandoci una storia di diaspora. E di madri e figlie che combattono per innalzare la loro voce dal silenzio in cui sono relegate.

Ogni storia è una storia che vale la pena di essere raccontata, ogni persona ha il proprio bagaglio incredibile di forze e debolezze, di coraggio e di determinazione a portare avanti la propria vita, la propria storia. Di affrontare le proprie paure e i propri debiti per l’amore.

Sale di mare e lacrime è un libro tutto al femminile, cinque generazioni di donne: María Isabel, Cecilia, Dolores, Carmen e Jeanette.
Nella Miami di oggi, Carmen e Jeanette sono cubane americane. Carmen ama sua figlia Jeanette ma ci sono problemi di relazione tra le due e spesso faticano a capirsi. Jeanette sta finalmente superando i suoi problemi di dipendenza e ora lavora e vive da sola. Un giorno vede che la sua vicina Gloria, anche lei immigrata, viene portata via da agenti dell’immigrazione, Ana la sua giovane figlia, tornando a casa da scuola trova la porta chiusa a chiave e non sa che fare. Jeanette accoglie la bambina a casa sua, ma la madre Carmen non capisce perché dovrebbe assumersi altri problemi, quindi le consiglia di chiamare la polizia.
Jeanette si reca a Cuba per incontrare la nonna Dolores, e per cercare di capire cosa sia successo tra sua nonna e sua madre.
Ma conosceremo anche la storia di Maria Isabel della stessa famiglia, a Cuba nel 1866, che lavorò in una manifattura di tabacco, e tutta la situazione politica e sociale dell’epoca. Seguiremo anche la storia di Gloria e Ana.

“Non esistono vere e proprie regole che stabiliscono  perché qualcuno nasce in un gran caos mentre qualcun altro non sa nemmeno cosa significhi tentare la sorte per arrivare vivi al giorno seguente. È tutto una lotteria, Ana, una casualità.  Testa o croce, così veniamo al mondo.

Gabriela García con una narrazione alternata in prima e terza persona, una prosa emotiva, mette in luce il problema dell’emigrazione negli Stati Uniti di chi va alla ricerca del “sogno americano”, dipinge un ritratto crudo dell’odissea che affrontano le persone per l’ingresso illegale in America, i rischi che corrono, la separazione di madri e figli, di genitori che preferiscono che i propri figli tentino la traversata da soli per quanto rischiosa possa essere, la ripetizione dell’esperienza come unica opzione per una vita migliore. Mi è piaciuto il modo in cui l’autrice, ha catturato le sfumature emotive dei suoi personaggi e mostrare le connessioni generazionali tra le varie donne e come le decisioni che ciascuna prende si influenzano a vicenda in modo profondo, intrecciando nelle loro storie argomenti importanti come l’immigrazione clandestina, la deportazione, la tossicodipendenza, le relazioni abusive ecc., insieme a eventi politici e storici legati a Cuba.

Perché andarsene da un posto se poi continui a ricordarlo, a infilarne i nomi delle strade in tutti i discorsi possibili e immaginabili, a considerare ogni situazione dal punto di vista di qualcuno che ha subito chissà quale perdita immaginaria.

Anche se mi è piaciuta la storia di tutte queste donne che combattono per la loro sopravvivenza in un mondo di disuguaglianza e ingiustizia, ho trovato le linee temporali multiple e non lineari un pò caotiche, mi sentivo un po’ confusa. Ho trovato davvero frustrante il saltare avanti e indietro tra più linee temporali e ambientazioni, ho dovuto sfogliare avanti e indietro le pagine per capire chi stava facendo cosa e durante quale periodo. Nel complesso, anche se non è una lettura facile a causa degli argomenti pesanti e di questa struttura caotica, è una lettura utile, che riflette i tempi e i problemi attuali.

Voto 3,5/5


Dal Libro

“Fino a quel momento non sapevo di avere così poco. Anche da adulta, quando avevo sperimentato abbastanza per mettere a confronto la mia stessa vita, mi meravigliavo del commento della donna. Mi chiedevo cosa si fosse aspettata: poveretti tristi essere triste e povera in ogni momento triste e povero della loro vita? Ha scambiato la felicità per quello che era: come sopravviviamo e costruiamo vite con le corde che teniamo. Ma deve aver saputo, nel profondo, che stava mentendo a se stessa Aveva detto che conoscevo il segreto, cosa era veramente importante nella vita, cosa rendeva felice una persona. Se era vero, non aveva senso quando è tornata a casa e si è lasciata alle spalle tutta quella “felicità”.


Chi è Gabriela Garcia

Gabriela Garcia, nasce nel 1984. Figlia di immigrati da Cuba e dal Messico, è cresciuta a Miami. Ha studiato Sociologia alla Fordham University e ha tenuto corsi di scrittura creativa alla Purdue University. I suoi scritti e le sue poesie sono apparsi su American Poetry, Tin House, Zyzzyva e altre importanti riviste letterarie, vincendo prestigiosi riconoscimenti come il Rona Jaffe Foundation Writer’s Award. Femminista da sempre, ha lavorato anche nell’ambito della tutela dei migranti. Sale di mare e lacrime è il suo romanzo d’esordio, venduto in tutto il mondo e bestseller del New York Times.Gabriela Garcia.



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