Un matrimonio americano

  • Titolo: Un matrimonio americano
  • Titolo originale: An American Marriage
  • Autore: Tayari Jones
  • Nazionalità Autore: USA
  • Data di Pubblicazione: 15 novembre 2018
  • Editore: Neri Pozza
  • Genere: Narrativa Contemporanea
  • Pagine: 364

Roy e Celestial sono sposati da più di un anno. Sono neri di Atlanta, convinti di avere tutta la vita davanti, regni sconfinati di pagine bianche ancora da scrivere. Roy non è certo un magnate, ma ha un lavoro tale da permettergli di accarezzare l’idea di comprare casa. Celestial è «un’artista da tenere d’occhio», come recita il titolo di un articolo a lei dedicato. Gran cespuglio di capelli neri e un sorriso malizioso, Celestial fabbrica bambole considerate vere e proprie opere d’arte. Il loro matrimonio è come un arazzo finissimo. Spesso lo strappano, soprattutto perché Roy ama piacere alle donne, ma altrettanto spesso lo rammendano, sempre con un filo di seta, bellissimo. Una sera, dopo aver fatto visita ai genitori di lui, a mamma Olive, che ha trascorso una vita intera a riempire vassoi in un self service per permettere al figlio di andare all’università, e a Big Roy, tuttofare per la medesima ragione, Roy e Celestial decidono di trascorrere la notte al Piney Woods, l’unico hotel a Eloe, la città dei genitori. È il week-end del Labor Day e una meteora distruggerà la loro vita. Una volta in camera, Roy si lascia andare a una rivelazione che fa infuriare Celestial. Per ritrovare in qualche modo il filo di seta capace di rammendare quello strappo, prende poi, il secchiello di ghiaccio ed esce dalla stanza con l’intenzione di andarlo a riempire. In corridoio incrocia una donna all’incirca dell’età di sua madre, con una faccia simpatica e il braccio stretto dentro una benda appesa al collo. Siccome è un gentiluomo, Roy l’accompagna in camera, l’aiuta ad aprire la finestra e le sistema anche il water che perde come le cascate del Niagara. Infine rientra nella sua stanza, dove Celestial allunga il bellissimo braccio nella sua direzione e gli porge i cocktail che ha preparato. Quella sarà, per Roy, l’ultima serata felice che trascorrerà per molto, molto tempo.

...quella fu l’ultima serata felice che avrei trascorso per molto, molto tempo.

Il libro racconta la storia di Celestial e Roy, una coppia di sposini neri della classe media con un futuro brillante e promettente, lui é un dirigente, lei è un’artista che fa bambole. Una notte dopo un litigio in un motel, Roy esce per sbollire un pò la rabbia ed incontra sul corridoio una donna alla quale presta aiuto e dopo ritorna in camera. Basta una notte per cambiare per sempre il corso della loro vita. Infatti Roy viene falsamente accusato di stupro e condannato a 12 anni per un crimine che non ha commesso. Un uomo di colore viene accusato di un crimine che non ha commesso e viene incarcerato ingiustamente: cosa significa questo per la sua famiglia, il suo matrimonio?

“Ci sono due tipi di persone al mondo, quelli che se ne vanno di casa e quelli che non lo fanno.
Io sono orgoglioso di appartenere alla prima categoria”

In questo libro, Tayari Jones affronta il pregiudizio del sistema giudiziario penale americano e parla delle conseguenze sia sull’imputato che sui familiari; la sua scrittura scorre bene, sa come costruire scene e navigare tra i personaggi che ci sono. La storia ci viene raccontata intercalando i punti di vista di Roy, Celestial e Andre (l’amico d’infanzia di Celestial) e attraverso le lettere che nella prima parte del libro si scambiano Roy e Celestial. Nonostante il tema importante e forte nella sinossi del libro, la trama non si espande oltre il matrimonio, c’è solo lo sviluppo del loro matrimonio, e come questo matrimonio reagisce alla distanza e alla separazione. La storia tenta senza successo di affrontare il tema della lealtà e dell’amore, ciò a cui assistiamo invece, è una disputa infinita e irritante su chi ha sofferto di più e su come la sofferenza viene utilizzata per condizionare la relazione.

E veniamo ai personaggi, che sono ben sviluppati all’interno di questa trama, ma sono personaggi detestabili: Roy è un sessista e un imbroglione e cerca in tutti i modi di far pesare l’ingiustizia subita sull’ affetto della moglie, mentre Celestial, pur sentendosi in colpa per la sofferenza del marito, va avanti con la sua vita, crea le sue opere d’arte: bambole, o come lei le chiama “poupées” ed ha un inaspettato successo. E mentre i due sposi novelli fanno i conti con giornate di visite, lettere e distanza, Celestial fa delle riflessioni sul loro rapporto, che era ormai arrivato a un punto in cui erano più separati che insieme, ed è in questo contesto che s’inserisce Andre, con il quale instaura una relazione amorosa. Dopo cinque anni, Roy viene rilasciato dalla prigione e le cose tra i tre si complicano. Purtroppo non sono riuscita a connettermi a nessuno dei personaggi o a ciò che facevano.

“Nel poker ti toccano cinque carte. Tre le puoi scambiare, ma due te le devi tenere: la famiglia e la terra in cui sei nato”.

Un matrimonio americano, sebbene faccia una chiara critica al sistema giudiziario degli Stati Uniti, alle sue disuguaglianze e razzismo, parla molto di più delle relazioni, sulla forza e la debolezza in ogni matrimonio. La prosa è abbastanza scorrevole, ma la trama mi ha annoiata, mi aspettavo molto di più da questa storia.

Voto 3/5


Dal Libro

Ora ho capito che nella vita contano molto tempismo e circostanze. Roy è entrato nella mia in un periodo in cui avevo bisogno di un uomo come lui. (..) Ora che sono passati tanti anni riconosco che mi sentivo sola e alla deriva e che lui si sentiva solo come capita soltanto ai dongiovanni. Mi ricordava Atlanta e io gli facevo lo stesso effetto. Per tutte queste ragioni ci sentimmo attratti l’uno dall’altra, ma mentre ero lì fuori dal Maroons insieme a lui le ragioni erano ormai superate. Le emozioni umane travalicano la comprensione, sono lisce e ininterrotte come una sfera di vetro soffiato.


Chi è Tayari Jones

Tayari Jones si è laureata presso lo Spelman College, l’Arizona State University e l’Università dell’Iowa. Docente di scrittura creativa presso l’Emory University, collaboratrice del Believer e del New York Times, vincitrice di numerosi premi letterari, è autrice dei romanzi Silver SparrowThe Untelling e Leaving Atlanta.


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