Suisen

  • Titolo: Suisen
  • Titolo originale: Suisen
  • Autore: Aki Shimazaki
  • Nazionalità Autore: Giappone
  • Data di Pubblicazione: 24 giugno 2021
  • Editore: Feltrinelli
  • Genere: Narrativa Contemporanea/Giapponese
  • Pagine: 176

Goro Kida è il presidente di una grande azienda. Ha tutto ciò che desidera: una famiglia apparentemente perfetta, un ruolo sociale prestigioso; conduce un’intensa vita mondana con i clienti più importanti e ha due amanti ai suoi piedi. Peccato che il suo scintillante mondo si regga solo sull’ipocrisia e, d’improvviso, si sgretoli per precipitare rovinosamente. Alla prima bruciante delusione per mano di un’amante, un’attrice divenuta famosa, seguono presto altre umiliazioni che travolgono il cinquantenne Goro, nella vita professionale e in quella sentimentale. La solitudine gli offrirà l’occasione per ripensare alla sua vita e all’unica persona che aveva compreso la fragilità celata dalla sua arroganza, dalla sua frivolezza e dal suo egocentrismo: caratteristiche simboleggiate dal fiore del suisen, il narciso – che dà il titolo al romanzo. In un’armonica tessitura di rimandi e corrispondenze, l’autrice scava nelle ferite mai rimarginate dell’infanzia. Gli eventi scandiscono un percorso di introspezione catartica e poetica, che riporta il protagonista nelle innevate Kanazawa e Maibara, città note al lettore che si è già immerso nelle vibranti atmosfere di “Azami” e “Hozuki” e ha già conosciuto Goro Kida: un uomo di cui Aki Shimazaki ci racconta senza giudicarla, con il consueto lucido e garbato distacco, la dolente umanità. Dopo “Azami”, il fiore del cardo, e “Hozuki”, l’alchechengi, continua la pentalogia di Aki Shimazaki con “Suisen”, il narciso, il fiore del mito greco che simboleggia indole e destino del protagonista.

Dopotutto, cos’è l’amore? Mi piacciono tutte le donne che dormono con me. È tutto. Le donne amano amare e gli uomini amano essere amati, questo è quello in cui credo. Dovresti approfittare.

Suisen è il terzo volume della pentalogia  L’ombra del cardo dedicata all’universo femminile di Aki Shimazaki che comprende Azami (il cardo), Hozuki (l’alchechengi), Suisen (il narciso),  Fuki-no-tō (il farfaraccio) e Maimai (la lumaca).

In questo terzo volume troviamo Goro, un personaggio sgradevole ed arrogante, ha 50 anni, ed è il presidente di Sakaya Kida, un’azienda familiare di successo. È sposato da 23 anni, ha due figli, due amanti e vive una vita tra lussi. Goro non ha avuto un’infanzia facile. Sua madre morì quando lui aveva tre anni e un anno dopo suo padre si risposò, poi arrivò Aï, la sua sorellastra, che lo mise subito in ombra. Sua figlia Yoko ha scelto di studiare musica, suo figlio Jùn vorrebbe studiare psicologia ma questo è fuori questione perché per Goro il futuro del figlio è la presidenza dell’azienda. La sua amante principale Yuri è un’attrice, gli deve tutto secondo lui perché è stato Goro a presentarla al suo direttore di produzione. L’altra amante è la vedova di un suo dipendente, che aiuta e conforta durante il lutto e che sarà a sua disposizione in qualsiasi momento. Improvvisamente per Goro, le cose cambiano, niente più va bene e tutto crolla intorno a lui.

“Per me, queste relazioni esterne sono solo avventure. Non ho intenzione di divorziare, qualunque cosa accada. Il divorzio è vergogna. »

Il narratore di questo romanzo è Goro, attraverso la sua voce veniamo a conoscenza della sua piccola routine lavorativa da uomo d’affari lussurioso, adultero, arrabbiato e vanitoso al punto da essere ridicolo. Aki Shimazaki con una prosa agile, traccia molto bene il ritratto dell’uomo d’affari giapponese, un uomo pieno di sé, arrogante e maschilista e riesce a rendercelo odioso e poco piacevole da leggere, almeno lo è stato per me, perché Aki Shimazaki spoglia il suo romanzo di ogni poesia, di ogni fascino, per dare tutta la misura della spregievolezza di Goro. Tuttavia, nel corso della storia si sente una vocina, come un piccolo barlume di speranza: quella di Sayoko, la fidanzata abbandonata da Goro il giorno prima del suo matrimonio combinato, che gli aveva regalato una cravatta con un fiore giallo. È il fiore di narciso, che riporta costantemente il nostro protagonista alla memoria di questo amore. E quando tutto gli crolla addosso Goro si mette in macchina per un breve viaggio, un viaggio simbolico alla scoperta di se stesso per rielaborare i traumi della sua infanzia.

Anche se breve e scritto in modo agevole, ho faticato a leggere questo libro, non mi sono sentita molto coinvolta dalla vita di Goro, ma non mi pento di averlo letto.

Voto 2,5/5


Dal Libro

Sayoko era diversa da quelle che avevo incontrato. Quando le ho detto che tutte le ragazze sognano di sposare un principe azzurro, mi ha risposto:

– Una vita da Cenerentola non è il mio sogno. Mi piace imparare in generale. Mi piacciono le sfide: voglio sfruttare le mie possibilità. Sono povera, ma non me ne vergogno. Sono orgogliosa di essere impegnata con i miei studi e il mio lavoro.

Per me era impossibile immaginare la sua vita. Non capivo la sua mentalità: povera ma orgogliosa dei suoi studi e persino del suo pessimo lavoro. Ho pensato che fosse coraggiosa. Per me la povertà è vergogna.


Chi è Aki Shimazaki

Aki Shimazaki nata nel 1954 in Giappone, ma vive in Canada ormai da molti anni. É autrice della pentalogia Il peso dei segreti pubblicata in Italia in un unico volume dalla casa editrice Feltrinelli. Con questo ciclo di romanzi ha vinto il Prix du Gouverneur-Général nel 2005.


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