Lungo petalo mare

Titolo: Lungo petalo mare
Titolo originale: Largo pétalo de mar
Autore: Isabel Allende
Nazionalità Autore: Sud America
Data di Pubblicazione: 24 ottobre 2019
Editore: Feltrinelli
Genere: Narrativa Storica
Pagine: 352

1939. Alla fine della Guerra civile spagnola, il giovane medico Víctor Dalmau e un’amica di famiglia, la pianista Roser Bruguera, sono costretti, come altre migliaia di spagnoli, a scappare da Barcellona. Attraversati i Pirenei, a Bordeaux, fingendosi sposati, riescono a imbarcarsi a bordo del Winnipeg, il piroscafo preso a noleggio da Pablo Neruda per portare più di duemila profughi spagnoli in Cile – il “lungo petalo di mare e neve”, nelle parole dello stesso poeta –, in cerca di quella pace che non è stata concessa loro in patria. Lì hanno la fortuna di essere accolti con generosa benevolenza e riescono presto a integrarsi, a riprendere in mano le loro vite e a sentirsi parte del destino del paese, solo però fino al golpe che nel 1973 fa cadere il presidente Salvador Allende. E allora, ancora una volta, si ritroveranno in esilio, questa volta in Venezuela, ma, come scrive l’autrice, “se si vive abbastanza, i cerchi si chiudono”.

Quel giorno d’estate a Bordeaux, il 4 agosto del 1939, sarebbe rimasto impresso nella memoria di Victor Dalmau, di Roser Bruguera e degli oltre duemila spagnoli che partivano per quel paese bislungo del Sudamerica, aggrappato alle montagne per non cadere nel mare, del quale non sapevano nulla.

Lungo petalo di mare è così che il poeta Pablo Neruda ha chiamato il Cile, ed è questo il nome dato dalla scrittrice Isabel Allende al suo nuovo romanzo, una storia commovente di profughi spagnoli, in fuga dalla guerra civile spagnola.

Lungo petalo mare è la storia di Víctor Dalmau, giovane medico che riesce a salvare molte vite durante la guerra civile spagnola. Dopo migliaia di morti, compreso il fratello minore, Víctor fugge dalla dittatura di Franco e arriva in Francia, dove viene accolto in un campo di concentramento. Lì fa il possibile per aiutare i suoi connazionali, anche se le condizioni lasciano molto a desiderare, quando un amico gli racconta che anche Roser, fidanzata del fratello da cui aspetta un figlio, si trova in Francia, la rintraccia e in previsione dei futuri eventi bellici all’orizzonte, decide insieme a lei di fuggire dall’Europa. Victor e Roser si imbarcano sulla Winnipeg, una nave autorizzata dal governo cileno, con la direzione di Pablo Neruda per scegliere gli immigrati spagnoli disposti a recarsi in Cile. Ed è allora che inizia la loro vita in Cile, questo paese lungo e stretto alla fine del mondo, che il poeta definisce un lungo petalo di mare, vino e neve. Ricevuti come eroi in Cile saranno integrati nella vita sociale del Paese per diversi decenni fino al colpo di stato che rovesciò il dottor Salvador Allende.

Quel 3 settembre del 1939, il meraviglioso giorno dell’arrivo in Cile degli esuli spagnoli, in Europa scoppiò la Seconda guerra mondiale.

Isabel Allende con grande maestria, racconta un fatto storico specifico, quello che portò molti profughi spagnoli in Cile nel 1939. Ma al di là dei fatti storici, troviamo una storia commovente in cui l’amore, la lealtà, la passione e la solidarietà sono il fulcro portante della storia.

“Questo è un romanzo, ma i fatti e i personaggi storici sono reali. Quelli inventati sono ispirati a persone che ho conosciuto. Non mi sono dovuta immaginare molte cose, …Questo libro si è scritto da solo, come se me lo stessero dettando”

Ispirandosi in parte a vicende reali, Isabel Allende propone un’emozionante indagine sui legami sentimentali che si possono forgiare in un prolungato esilio e le sue conseguenze nel ricreare la storia cilena di mezzo secolo. Il romanzo copre un arco temporale abbastanza lungo, dalla guerra in Spagna fino alla vecchiaia di Victor. Le vicende dei protagonisti hanno come sfondo un periodo storico molto cruento e doloroso, fuggiti da una guerra saranno testimoni del golpe di Pinochet, con la conseguente uccisione di Salvador Allende con cui Victor aveva stretto un legame amichevole, e quindi costretto nuovamente all’esilio. E Isabel Allende descrive molto bene lo sradicamento, la perdita di identità, il bisogno di trovare il proprio posto nel mondo e l’ansia di dover lasciare il proprio luogo di origine e adattarsi altrove.

“…Tutti gli esseri avranno diritto alla terra e alla vita, così come il pane di domani…”

Il libro è pura poesia, non solo perché Pablo Neruda – a cui rende omaggio inserendo ad ogni inizio di capitolo le sue citazioni – è uno dei suoi personaggi principali, ma anche per il modo in cui l’autrice intreccia le vicende storiche con la trama dei personaggi. Personaggi molto ben pensati, strutturati e sviluppati in modo impeccabile, tanto che il rapporto con loro risulta molto emotivo. Per la sua prosa, ricca di sapori, colori ed emozioni, per la sua eleganza nello scrivere, e per la forte trasmissione dei sentimenti.

“In mezzo alla notte mi domando:/che avverrà del Cile?/Che ne sarà della mia povera povera/patria buia?” (Pablo Neruda, Insonnia, in Memoriale di Isla Negra)

Voto 4,5/5


Dal Libro


Roser ….. non si guardava mai indietro, per idealizzare una Spagna che non esisteva più. Non se ne erano andati senza un motivo. Il suo implacabile senso della realtà la teneva al riparo da desideri frustrati, da rimproveri inutili, da grandi rimpianti e dal desiderio di lamentarsi. 


Chi è Isabel Allende

Isabel Allende è nata a Lima, in Perù, nel 1942, ma è vissuta in Cile fino al 1973 lavorando come giornalista. Dopo il golpe di Pinochet si è stabilita in Venezuela e, successivamente, negli Stati Uniti. Con il suo primo romanzo, La casa degli spiriti del 1982 (Feltrinelli, 1983), si è subito affermata come una delle voci più importanti della narrativa contemporanea in lingua spagnola. Ha pubblicato anche: D’amore e ombraEva LunaEva Luna raccontaIl Piano infinitoPaulaLa figlia della fortunaRitratto in seppiaInés dell’anima miaL’isola sotto il mareIl gioco di Ripper , L’amante giapponeseLungo petalo di mareDonne dell’anima mia, ecc… Nel 2014 Obama l’ha premiata con la Medaglia presidenziale della libertà.


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