Amatissima

  • Titolo: Amatissima
  • Titolo originale: Beloved
  • Autore: Toni Morrison
  • Nazionalità Autore: USA
  • Data di Pubblicazione: 23 ottobre 2013
  • Editore: Sperling & Kupfer
  • Genere: Narrativa Americana
  • Pagine: 410 

Un romanzo maestoso, di straordinaria intensità, che racconta la storia di Sethe, indomabile donna di colore che, negli anni precedenti alla Guerra Civile americana, si ribella al proprio destino e fugge al Nord, verso la libertà. Un percorso drammatico attraverso l’orrore della schiavitù, la forza dell’amore materno e il peso dì un indicibile segreto. Con un saggio di Alessandro Portelli.

“Il 124 era carico di rancore. Carico del veleno d’una bambina. Le donne lo sapevano, e così anche i bambini. Per anni ognuno aveva cercato a modo suo di sopportare il rancore di quella casa ma, nel 1873, le uniche vittime rimaste erano Sethe e sua figlia Denver.”

Amatissima è la storia di tre donne afroamericane: Sethe, una giovane donna soggetta a schiavitù, che fugge per liberare i suoi figli dal loro atroce destino; Baby Suggs, sua suocera, che dopo diversi anni da schiava, ottiene la sua libertà e cerca di iniziare una nuova vita; e Denver, figlia di Sethe costretta a vivere in una casa piena di segreti facendola vivere nel suo mondo magico. A ciò si aggiunge la presenza del fantasma di Amatissima, l’altra figlia di Sethe, tragicamente morta da piccola. L’arrivo di Paul D porta scompiglio in quella casa cupa, dove aleggiano segreti inconfessabili, e mentre per Denver, Paul D, é motivo di gelosia in quanto non vuole condividere le attenzioni della madre con lui, per Sethe (che conosceva Paul D dai tempi della schiavitù) porterà alla mente dolori e demoni da tanto sopiti e che dovrà affrontare.

«Il tuo amore è troppo grande», disse. […]?
«Troppo grande?» disse lei. […]
«L’amore o c’è o non c’è. L’amore piccolo non è amore per niente.»

Toni Morrison crea un’opera di travolgente forza, con una struttura complessa, una trama inversa, con l’uso del flusso di coscienza, flashback, tempi e voci narrative diversi, ma con una prosa tremendamente bella, cruda e poetica. Uno stile che ti obbliga a mantenere la tua attenzione in ogni momento perché niente è chiaro, tutto sembra quasi irreale. Ci vuole tempo per fornirci i dettagli e che ci sveli cosa sia accaduto di così orrendo negli anni passati, ma come un’ombra aleggia e permea ancora tutta la casa, lasciandoti sempre in punta di piedi, in attesa, desiderosa di sapere. L’autrice sin da subito ci immerge in quella casa cupa, densa, sinistra, un ambiente isolato perché la casa 124 non è benvista dagli altri. Ed è all’interno di questa casa che possiamo scrutare i protagonisti, accedere ai loro sentimenti, mentre cercano di capire o dimenticare cosa è successo, mentre affiorano scampoli del passato e affrontano l’orrore causato dalla schiavitù.

-Un uomo è solo un uomo – disse Baby Suggs – Ma un figlio… beh, un figlio è qualcuno.

Toni Morrison descrive in modo sintetico il momento storico, i conflitti sociali, il modo di vivere, perché Amatissima è soprattutto un romanzo sui personaggi, in primo piano sono principalmente donne, ancorate a un luogo per sopravvivere, sostenendo il peso della famiglia, mentre gli uomini vanno e vengono, entrano ed escono dalle loro vite, ma non sono essenziali se scompaiono. Inoltre, tocca argomenti molto importanti: Razzismo, schiavitù, maschilismo, maternità. Questa è anche una storia di spiriti che convivono con i vivi e sono presenti nelle loro vicende quotidiane, a volte per torturarli, a volte per offrire loro conforto.

Amatissima è una storia davvero fantastica, una storia complessa, con un ritmo scandito da pause e silenzi, che richiede attenzione e calma, con prosa squisita, che sa coniugare il lirico con l’emotivo, ma anche il sinistro con il soprannaturale, una storia potente.

Voto 4/5

Amatissima (titolo originale Beloved) è un romanzo della scrittrice afroamericana Toni Morrison, Premio Nobel per la letteratura nel 1993. Il romanzo venne pubblicato nel 1987 e vinse il premio Pulitzer nel 1988. Prende lo spunto da un fatto di cronaca realmente accaduto e riportato in un articolo pubblicato nel 1855.


Dal Libro

«In questo posto qui, noi siamo carne: carne che piange e che ride, carne che balla a piedi nudi sull’erba. Amatela. Amatela tanto. […] Amate le vostre mani! Amatele! Alzatele e baciatele. Usatele per toccare gli altri, battetele, usatele per carezzarvi la faccia, perché non amano nemmeno quella. Siete voi che dovete amarla, voi!».


Chi è Toni Morrison

Toni Morrison, pseudonimo di Chloe Ardelia Wofford (Lorain, 18 febbraio 1931 – New York, 5 agosto 2019), è stata una scrittrice e accademica statunitense. Fu la prima afroamericana a vincere il Nobel per la letteratura nel 1993. Morrison ha contribuito a riscrivere e a diffondere la storia della sua comunità, dando voce in particolare alle donne, protagoniste silenziose di secoli di oppressione. Per i temi trattati e il valore anche politico della sua opera, è considerata dalla critica un’autrice postcoloniale. Nelle opere di Toni Morrison ritornano con insistenza alcuni temi fondamentali: il valore della memoria, l’importanza della comunità, la forza femminile; dai suoi testi emerge chiaramente la volontà di dire il mondo dal suo punto di vista di afroamericana e di donna, in opposizione dialettica tanto alla cultura dominante bianca quanto al potere maschile, anche all’interno della comunità nera.


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