Il colore del sole

  • Titolo: Il colore del sole
  • Titolo originale: Il colore del sole
  • Autore: Andrea Camilleri
  • Nazionalità Autore: Italiana
  • Data di Pubblicazione: Febbraio 2007
  • Editore: Mondadori
  • Genere: Romanzo Giallo/storico
  • Pagine: 122

Andrea Camilleri dipinge l’anima di Caravaggio in un romanzo “nero”, fitto di ombre e di mistero, sul periodo trascorso dall’artista a Malta e in Sicilia, nell’estate del 1607. La scrittura di Camilleri questa volta asseconda tanto le cadenze dell’italiano seicentesco quanto la psicologia torturata dell’artista creando un effetto di enorme suggestione e intensità emotiva.

“Comincia a fiutare aria di mistero. Oltretutto scrivo romanzi polizieschi e sono, per una certa deformazione professionale, portato a vedere possibili intrighi in ogni fatto che non sia subito chiaro, addirittura non illuminato in ogni angolo da una luce solare.”

Il romanzo inizia con Camilleri che, ritornato in Sicilia dopo molti anni, si reca a Siracusa per assistere ad una rappresentazione classica al teatro Greco di Siracusa e, ritornato in albergo, si ritrova in tasca un biglietto con un numero di telefono nel quale c’è scritto di chiamare da una cabina pubblica. Alquanto incuriosito Camilleri decide di scoprire cosa si cela dietro questo misterioso invito. Dopo un appuntamento quasi mafioso, si ritrova in un casale nei pressi di Bronte dove gli viene data la possibilità di visionare per un solo giorno un brogliaccio con appunti e riflessioni che si ritiene fosse appartenuto a Michelangelo Merisi da Caravaggio.

Giuditta e Oloferne

Fino a quando durerà questa vita mea raminga che non pace non requie trova?

Questo è il secondo libro che leggo di Camilleri e pensavo di sapere cosa aspettarmi, ma ancora una volta Camilleri è riuscito a sorprendermi. In questo breve romanzo Camilleri parte da fatti storici per ricostruire i vuoti della vita del Caravaggio. Attraverso questa ricostruzione immaginaria, Camilleri ci mette a conoscenza della vita travagliata dell’artista in fuga da Roma fino a Malta e in Sicilia dopo l’omicidio per una rissa di Ranuccio Tommasoni. Camilleri ci mostra un Caravaggio inseguito sia dal Papa che dai Cavalieri di Malta, costretto a nascondersi, perseguitato da mille ossessioni e tormenti, tra realtà e sogni visionari, che vive nell’oscurità: tutto è buio nella sua vita perchè per lui il colore del sole è nero e non gli permette di vedere i colori. Il tema principale del libro, non è quindi la biografia dell’artista, ma cercare di entrare nel suo animo, scoprire come nasce la sua arte, mettere in luce l’oscurità e l’ossessione visionaria che si cela dietro i suoi dipinti.

Il Seppellimento di Santa Lucia

Quale fu il mio stupore ne lo scorgere che lo sole erasi fatto immantinente tutto nero come per ecclisse e che da esso nascea una luce nera che oscurava non per intero homini e cose, ma li lasciava visibili solo in parte, come tagliati da luce di lume o di candela…

Il libro ha due piani temporali entrambi narrati in prima persona, il presente narrato dallo stesso Camilleri e il passato narrato attraverso le parole del Caravaggio con uno stile seicentesco. Il libro è illustrato con riproduzioni a colori di dodici dipinti di Caravaggio. Un libro piccolo molto carino, un pò lento per l’uso di un italiano seicentesco, ma abbastanza interessante.

Voto 3/5


Dal Libro

Fue ne la chiesa de lo San Francesco Grande, ove ero ito a sentir messa, che vidi cosa mai veduta. Era la dipintura di Leonardo che nomasi La Vergine delle rocce. Nel mentre che isguardava all’orecchio non giunsemi più la voce dell’officiante né suono alcuno, cominciommi lo capo a dolere e in tutto lo corpo assalimmi un calor forte di febbre. Finita la messa e fora de la chiesa uscito, mosso appena qualche passo fue giocoforza tornar dentro a rimirare la dipintura che mai mi istancava. La notte ebbi ancora calura assai e davo in ismanie et un romor come di mare mosso mi percuoteva la testa, talché alzatomi che era l’alba, nuovamente a San Francesco Grande recatomi, trovai ancor chiusa la chiesa e tal furore presemi che con calci e pugni la porta ripetutamente percuotei.


Chi è Andrea Camilleri

Andrea Camilleri nasce a Porto Empedocle (AG) il 06 settembre del 1925, figlio di Carmelina Fragapane e Giuseppe Camilleri. Nel docufilm del 2014 “Il maestro senza regole” Camilleri rivela che sua nonna Carolina e Luigi Pirandello erano cugini di primo grado e racconta il buffo incontro che egli ebbe da bambino con l’anziano premio Nobel per la Letteratura. Il giovane Camilleri consegue la maturità classica al liceo Empedocle di Agrigento nel 1943 senza sostenere l’esame finale poichè le scuole erano state chiuse in vista dell’imminente sbarco delle forze alleate e si era deciso di considerare valido il secondo scrutinio trimestrale. Già nel 1942 inizia a lavorare come regista teatrale e sceneggiatore. Dopo aver conseguito il diploma si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia ma non consegue la laurea. Conclude invece gli studi nel 1952 presso l’accademia di Arte Drammatica Silvio d’Amico, alla quale viene ammesso come unico allievo regista nel 1949. Da allora ha firmato la regia di più di cento opere televisive ma soprattutto teatrali, tra cui la prima rappresentazione di un’opera di Beckett in Italia (Finale di partita nel 1958). Nel 1957 entra alla RAI e si sposa con Rosetta Dello Siesto dalla quale ha tre figlie. Insegna al Centro sperimentale di cinematografia negli anni 60 ed dal 1977 al 1997 è titolare della cattedra di Regia all’accademia di Arte Drammatica Silvio d’Amico, dove ha come allievi nel corso della sua carriera grandi nomi del cinema italiano come Luigi Locascio, Luca Zingaretti, Fabrizio Gifuni, Emma Dante. Autore estremamente prolifico, ha scritto un’ottantina tra romanzi gialli, storici e svariati lavori di narrativa e non, quasi tutti con protagonista la sua Sicilia.


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