Le nove vite di Rose Napolitano

  • Titolo: Le nove vite di Rose Napolitano
  • Titolo originale: The Nine Lives of Rose Napolitano
  • Autore: Donna Freitas
  • Nazionalità Autore: USA
  • Data di Pubblicazione: 2021
  • Editore: Rizzoli
  • Genere: Narrativa Contemporanea
  • Pagine: 348

Scena numero uno. Tra Rose e Luke il litigio scoppia in camera da letto, davanti a un flacone di vitamine prenatali. Lei aveva promesso di prenderle, e non l’ha fatto; lui aveva sempre pensato di non volere figli, e ha cambiato idea. La decisione di non essere genitori sosteneva, come un pilastro portante, tutta la loro vita insieme. E ora il matrimonio è bloccato, in arresto davanti a una semplice domanda: sarà capace Rose, brillante docente di sociologia, innamorata del suo lavoro, di ripensare se stessa? Scena numero due. Stesso litigio, stesso flacone pieno di vitamine. Ma stavolta Rose prova a mettere in discussione la sua idea di futuro, apre a un ripensamento. Forse, in fin dei conti, potrebbe reimmaginarsi come madre? Desiderare una vita diversa da quella che ha sempre sognato e pianificato? Questo esercizio di fantasia, qui succede nove volte. E quelle che incontriamo sono nove vite diverse. E nove affascinanti ipotesi di donna. Tutte possibili, ognuna il frutto di una scelta diversa. Romanzo commovente e provocante sulle tante facce che può prendere l’amore, “Le nove vite di Rose Napolitano” è anche un atto di coraggio che esplora, con onestà disarmante, i misteri della maternità, del tradimento e della rinascita. È un viaggio intelligente e pieno di emozione alla scoperta di cosa significhi aprirsi, con rabbia o con fiducia, al cambiamento. E stare a vedere l’effetto che fa.

Luke è in piedi dalla mia parte del letto. Non va mai da quella parte del letto. In mano ha un flacone di vitamine prenatali. Lo alza e lo scuote, un suono di plastica che sbatacchia.
Il rumore è sordo e compatto perché il flacone è pieno. E’ questo il problema.

Le nove vite di Rose Napolitano di Donna Freitas è come Sliding Doors, qui la Freitas esplora le nove diverse vite di Rose a secondo della scelta che avrebbe potuto compiere. Quando Rose e suo marito Luke si sono sposati, erano d’accordo sui bambini: nessuno dei due voleva essere genitore. Ma dopo il matrimonio, Luke ha cambiato idea e inizia a fare pressioni su Rose per farle riconsiderare la sua scelta. Una mattina, litigano perché Luke scopre che Rose non ha assunto regolarmente le sue vitamine prenatali. La lotta alla fine porta a nove vite diverse, le diverse vite mostrano nove modi diversi in cui si è svolta la sua vita in base alla decisione che prende sull’avere figli: Rose acconsente e alla fine rimane incinta; Rose rimane incinta ma ha un aborto spontaneo; Rose e Luke decidono di divorziare; ecc.

Non voglio un bambino perché non ho mai voluto un bambino ed è un mio diritto non volerlo!

Il romanzo è raccontato dal punto di vista di Rose e attraverso la sua voce scopriremo le diverse possibilità delle vite di Rose che ruotano tutte attorno alla maternità: cosa significa essere madre, cosa significa avere una madre, cosa significa scegliere la maternità e cosa significa non sceglierla. Il libro descrive bene le pressioni che la maternità esercita sulle donne, perché ci si aspetta che le donne diventino madri e si sentano egoiste o inferiori se scelgono di non esserlo. Inoltre La Freitas insieme al tema della maternità approfondisce quello dell’identità di una donna, il suo diritto di scegliere di avere o meno un figlio, il diritto di scegliere di avere una carriera o di seguire i suoi istinti materni e soprattutto il diritto a non essere condannata per le sue azioni, come accade a Rose che viene interrogata, screditata e trattata come qualcuno che non sa cosa vuole. E poi c’è il tema dell’amore e delle cose a cui possiamo rinunciare per quell’amore. E l’autrice ci pone delle riflessioni a dei quesiti interessanti: Basta l’amore per tenere insieme un matrimonio quando non si è d’accordo su una decisione così significativa come quella di avere figli? Vale la pena sacrificare uno di quei valori per salvare l’amore? Beh… è davvero difficile!

“Ogni volta che dico alle persone che non voglio figli, loro mi rivolgono sempre quello sguardo. Poi dicono qualcosa di paternalistico, tipo che scoprirò il mio vero obiettivo solo dopo essere diventata genitore, come se crescere e diventare donna coincidesse con la maternità, una specie di malattia latente che si manifesta solo quando una persona raggiunge una certa età. Alla fine le donne si rendono conto di averla sempre avuta, ma in maniera asintomatica.”

Difficile valutare questa lettura, ho sentimenti contrastanti riguardo a questo romanzo, mi sono piaciute tutte le tematiche trattate dall’autrice, le domande che pone sono avvincenti e ci fanno riflettere, ho anche apprezzato i personaggi soprattutto i genitori di Rose (erano fantastici), è stato bello leggere della relazione tra Rose e i genitori quando lei fa affidamento su sua madre e suo padre o leggere del sostegno degli amici che credono in lei qualsiasi scelta faccia. Tuttavia ho trovato la struttura molto caotica e confusa ed ho fatto fatica a seguire la narrazione. Il mio problema principale è stato che la narrazione delle nove vite di Rose erano mescolate, anche se ad ogni inizio capitolo c’era il numero della vita di riferimento, facevo confusione nel ricordare cosa fosse accaduto in ciascuna vita; il libro salta da una vita all’altra, penso che mi sarebbe piaciuto di più se avessi letto ogni vita dall’inizio alla fine. Nel complesso però il libro mi è piaciuto, ma se avete intenzione di leggerlo vi consiglio di prendere appunti.

Voto 3,5/5


Dal Libro

La questione della maternità, se voglio diventare madre, e se sì quando, e il poi che cosa succede se non lo divento, tutto questo si è confuso con il mio modo di essere donna, con il mio essere buona o cattiva, realizzata o irrealizzata, egoista o altruista, felice oppure no, e tutto si è intrecciato con il matrimonio, il lavoro, il divorzio: e ha formato un unico, enorme, pesante macigno. Lo porto da anni, me lo trascino dietro, lo spingo, una Sisifo caruccia con i tacchi o con le sneakers, con il tailleur, con il pigiama, con i jeans.”


Chi è Donna Freitas

Donna Freitas è nata nel Rhode Island nel 1972, vive a Brooklin, è una studiosa, insegnante, scrittrice e autrice di narrativa e saggistica sia per adulti che per adolescenti e del memoir Consent: A Memoir of Unwanted Attention, ha scritto per il “New York Times”, il “Washington Post”, il “Wall Street Journal” e il “Boston Globe”. È insegnante di scrittura creativa all’Adelphi University di Long Island.


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