Io sono Dot

  • Titolo: Io sono Dot
  • Titolo originale: Fender Lizards
  • Autore: Joe R. Lansdale
  • Nazionalità Autore: Americano
  • Data di Pubblicazione: 2017
  • Editore: Einaudi
  • Genere: Narrativa Contemporanea
  • Pagine: 220

Niente è stato facile per Dorothy «Dot» Sherman. Ma se mai c’è stata una ragazzina capace di prendere la vita e rivoltarla, be’, è lei. A diciassette anni, quando hai un padre uscito a comprare le sigarette e mai tornato, una madre buona a nulla, un fratellino re delle caccole e una sorella regolarmente gonfiata di botte dal marito, non sono molte le persone su cui puoi contare. Cosí Dot fa la cameriera sui pattini e si difende come può, anche menando le mani. Finché, un giorno, un tizio di nome Elbert, che dichiara di essere uno zio, si installa nella roulotte di famiglia. Per quel che ne sa Dot, Elbert potrebbe essere un serial killer – del resto qualche piccolo trascorso criminale ce l’ha – ma alla fine l’uomo si rivelerà il più sensato della famiglia. E, dopo anni di frustrazioni e delusioni, forse anche per Dot la ruota potrebbe girare.

«Potreste pensare che questa non sia una storia vera, perché una parte di essa contiene cose a cui è difficile credere, ma vi assicuro che non c’è niente di inventato, dall’inizio alla fine. Vi dirò la pura verità, dal principio alla fine. Vi dirò che i miei amici mi chiamano Dot, e che preferisco che i miei nemici non mi chiamino affatto. Si tratta di una grande avventura? Be’, nessuno andrà sulla luna o scalerà una montagna altissima. Ma per me è un’avventura. È la mia vita quotidiana».

Il libro parla di Dorothy Sherman – per tutti Dot – una ragazza di diciassette anni, che vive con la madre, la nonna e il fratellino in una roulotte nel Texas orientale. All’età di dodici anni, il padre esce per comprare le sigarette e non torna più, lasciando la famiglia in ristrettezze economiche; Dot lascia la scuola e trova lavoro al “Dairy Bob”, come cameriera sui pattini a rotelle e, con turni di sei ore, serve cibo alla gente nelle loro macchine. Anche la sorella, che ha due figli (avuti da due relazioni diverse) e convive con un uomo violento lavora al “Dairy Bob”. Dot vive con la costante rabbia e sfiducia verso le persone in genere, vorrebbe migliorare la sua vita ma sa che molto probabilmente finirà per vivere a fare sempre la cameriera in quel piccolo paesino del Texas. Ma un giorno si presenta Elbert, dice di essere suo zio, e si stabilisce col suo furgone nel loro vialetto e che con i suoi consigli, diventerà una presenza importante per Dot.

Capita di mentire sugli avvenimenti. Lo so. Mio padre era un bugiardo. Riusciva a prendere una cosa vera e a renderla una bugia

Questa è una semplice storia di formazione, la trama non è originalissima ma è raccontata con una prosa fluida e scorrevole, con tanti dialoghi, personaggi ironici e una protagonista coraggiosa. Dot è la nostra narratrice e protagonista indiscussa, la sua voce è autentica e reale, non trattiene nè i suoi pensieri nè i suoi sentimenti ed è così che ci fa partecipi della sua rabbia verso quel padre che l’ha abbandonata senza un perchè e allo stesso tempo ci narra del suo desiderio di affrontarlo per sapere perchè se ne sia andato, perchè ha scelto di abbandonarli. Una scelta che ha condizionato la sua vita, che l’ha fatta crescere con animosità verso gli uomini, che le ha fatto fare scelte stupide ma che ha saputo affrontare con grande forza, mettendosi alla prova e cercando di cambiare qualcosa nella sua vita.

“Guardai verso le stelle e la luna. Mi ci volle del tempo per adattarmi al buio, dopo aver fissato le luci del parcheggio, ma trascorso qualche istante riuscii a vederle. Erano chiare, bianche e bellissime”.

Ho dei sentimenti contrastanti su questo libro. Da un lato, mi sono piaciuti i dialoghi con quella nota di sarcasmo ed anche i personaggi che pur non essendo molto sviluppati, erano interessanti e ironici. Dall’altra parte, la trama pur trattando temi interessanti come l’abbandono, la gestione della rabbia, la famiglia, la ricerca d’identità mi è sembrata debole e non è riuscita a catturarmi del tutto.

Voto 3,5/5


Dal Libro

“Era facile per gli altri dire cosa potevo o non potevo fare, molto più difficile per me farlo davvero. A volte mi sentivo come un topo in una di quelle gabbie con dentro la ruota, e io ero dentro la ruota. Correvo, sempre più veloce ma proprio come quel topo non andavo da nessuna parte.E il topo, se non altro, non aveva un appuntamento con un giudice.


Chi è Joe R. Lansdale

Joe Richard Harold Lansdale, meglio conosciuto come Joe RLansdale (Gladewater, 28 ottobre 1951). Scrittore statunitense. Versatile e prolifico, si è cimentato in avvincenti trame di genere (western, noir, thriller, fantascienza), rinnovandole con uno spiccato gusto pulp nella scelta di elementi grotteschi e di un linguaggio triviale e irriverente. La sua vena migliore si esprime nella capacità di penetrare l’atmosfera del profondo Sud, in violenti chiaroscuri che esaltano l’amicizia, l’amore, il sesso e denunciano le discriminazioni razziali, la malvagità e la stupidità. Atto d’amore (Act of Love, 1980), La notte del drive-in (The Drive-In, 1988, primo di una serie horror), Il mambo degli orsi (Two-Bear Mambo, 1994), In fondo alla palude (The Bottoms, 2000), La sottile linea scura (A Fine Dark Line, 2002), Tramonto e polvere (Sunset e Sawdust, 2004).
Nel 2008 sono stati pubblicati anche La morte ci sfida, Fuoco nella polvere, Il carro magico e Assassini nella giungla. Nel 2010 è uscito Devil Red (Fanucci). Nel 2012 Einaudi ha pubblicato Acqua buia, considerato il suo capolavoro e nel 2013 La foresta Una coppia perfetta. I racconti di Hap e Leonard, tre racconti della serie dei due investigatori fuori dagli schemi. Del 2014 è Notizie dalle tenebre (Einaudi). Nel 2015 esce La foresta e Honky Tonk samurai (entrambi Einaudi); nello stesso anno vince il Raymond Chandler Award. Nel 2016 pubblica sempre con Einaudi Paradise Sky; nel 2017 Io sono Dot e Bastardi in salsa rossa


Lascia un commento