Bugiarda

Titolo Bugiarda

Autore Ayelet Gundar-Goshen

Editore Giuntina

Pagine 258

Genere Narrativa Contemporanea

Titolo originale The Liar

Bugiarda – Sinossi

Cos’è veramente successo nel cortile dietro la gelateria? Una ragazzina, impaurita, urla. La gente accorre. C’è un uomo vicino a lei. Tutto potrebbe essere chiarito in fretta perché l’uomo ha sì commesso qualcosa di imperdonabile, ma non intendeva aggredire fisicamente la ragazzina. Invece lei lascia che l’equivoco prenda corpo, che si converta in bugia e che rapidamente, come una palla di neve che diventa valanga, si trasformi in un’accusa falsa che finirà per coinvolgere le vite di tutti i protagonisti di questo sorprendente romanzo perché una menzogna provoca sempre altre menzogne in una catena che sembra non avere fine e in cui nessuno è innocente. Una storia che sembra suggerire l’idea che la stessa impalcatura che regge il mondo sia basata sulla menzogna e che dunque anche una bugiarda potrebbe raccontarci una storia autentica.

“…Ci sono persone a cui dona la verità, e altre che vengono valorizzate dalla menzogna”.

Bugiarda è l’ultimo libro di Ayelet Gundar-Goshen e con questo ho letto i tre libri di questa autrice che in meno di anno è riuscita ad incantarmi con la sua prosa e con la complessità dei suoi personaggi.

Come in tutte le storie di Ayelet Gundar-Goshen anche in questo libro ci sono diversi personaggi ma la protagonista principale è Nufar Shalev, una ragazza di diciassette anni che vive all’ombra della sorella minore Maya sempre corteggiata ad accerchiata da amici, mentre lei goffa e poco attraente, vive una vita piatta soffre la solitudine e sente di essere invisibile soprattutto da quando è stata abbandonata anche dalla sua unica amica. Nufar sta trascorrendo le sue vacanze estive lavorando in una gelateria, mentre lavora sogna di essere notata, di avere amici e una vita sociale. Questo desiderio di riconoscimento viene soddisfatto in modo del tutto casuale quando Avishai Milner, un cantante un tempo famoso, entra nel negozio e dopo che lei corregge la sua grammatica, lui inizia ad offenderla e denigrarla. La sua autostima è ulteriormente distrutta, Nufar corre fuori dal negozio il cantante la segue, le prende il braccio e Nufar urla a squarciagola. I passanti preoccupati accorrono di corsa per aiutarla, le offrono conforto, supporto e comprensione. Sul posto arriva la polizia e Avishai viene arrestato, si presume che Avishai l’abbia aggredita sessualmente, quando la polizia le chiede cosa sia successo, Nufar conferma di essere stata aggredita. La prima bugia è stata facilmente raccontata e pian piano la travolgerà, infatti viene informata la stampa e Nufar diventa famosa come la ragazza che ha avuto il coraggio di denunciare così diventa virale su giornali e programmi TV, la gente la ammira, le fa regali, la ama. Sebbene Nufar sia il personaggio principale e quindi la principale narratrice di bugie, non è certamente l’unica.

«Gli era bastato poco per scoprire che i segreti non sono fatti per essere mantenuti. Al contrario: sono fatti per essere sussurrati di bocca in bocca, con sguardo colpevole e turbato.»

Come in Svegliare i leoni anche questo libro parla della verità e della menzogna, del bene e del male, e soprattutto ha anche la stessa penna meravigliosa, piena zeppa di bellissime riflessioni e metafore che sono un piacere da leggere. Mi sono ritrovata a rileggere interi passaggi solo per immergermi nel fantastico flusso di parole, ma è nei piccoli momenti che la sua scrittura brilla davvero, dagli splendidi giri di parole a immagini evocative e percettive; sono rimasta ammaliata dalla sua prosa. I personaggi sono vivaci ognuno è complesso e imperfetto a modo suo, e questo li rende ancora più credibili. L’autrice costringe a porci molte domande morali: Dovremmo schierarci con la ragazza che ispira le tante vittime di abusi sessuali a denunciare o dovremmo sempre schierarci dalla parte della giustizia?

“Oh che rete intricata che tessiamo quando ci esercitiamo a ingannare.”

Ma allo stesso tempo l’autrice fa un’esplorazione della natura delle bugie e della menzogna. Infatti ci dimostra come una bugia, pronunciata senza premeditazione possa propagarsi all’esterno quasi all’infinito, coltivando relazioni, plasmando opinioni e distruggendo la reputazione. Cosa succede quando un malinteso diventa una bugia che cambia per sempre la vita di una giovane donna? Cosa succede nelle persone che sanno della menzogna? Cosa succede alle persone che soffrono della menzogna? Il libro esplora l’effetto valanga di come una bugia può dare vita a tante altre, con le persone che scelgono di mantenere o esporre segreti sia per proteggere coloro che amano, sia per favorire i propri desideri egoistici; esplorando nel frattempo temi che riguardano la sorellanza, la lealtà e la gelosia. L’autrice indagando su queste domande mette in luce i sentimenti e i pensieri più intimi e segreti dei suoi personaggi e li esprime con parole estremamente espressive. Tante volte durante la lettura mi sono messa nei panni della ragazzina e pur essendo sicura quale doveva essere la sua scelta, capisco che dopo tutto il clamore mediatico era difficile per lei ritrattare. Una lettura davvero molto piacevole, elettrizzante e stimolante che consiglio caldamente.

Voto4/5


Dal Libro

“(…)le chiesero: «Ti ha toccato?» e la faccia coperta tremava, insomma confermava, ogni singhiozzo aggiuntivo era un altro sì, e ogni sì era un titolo sul giornale dell’indomani, così d’un tratto, prodigiosamente, da un cortile abbandonato sbucò il nuovo scandalo–un relitto di un talent show accusato del tentato stupro di una minorenne–e tutti guardarono quella storia neonata e videro che era buona. Sia lodato il creatore”.


Chi è Aylet Gundar-Goshen

Ayelet Gundar-Goshen

Gundar-Goshen Ayelet nasce nel 1982. Si è laureata in Psicologia clinica all’Università di Tel Aviv. Redattrice per uno dei principali quotidiani israeliani, è attivista del movimento per i diritti civili del suo paese. È anche autrice di sceneggiature che hanno riscosso successo di critica e vari premi, tra cui il Berlin Today Award e il New York City Short Film Festival Award. Una notte soltanto, Markovitch ha vinto in Israele il Premio Sapir per la migliore opera prima.

Bibliografia: Una notte soltanto, Markovitch, Giuntina, 2015 Svegliare i leoni, Giuntina, 2017, Bugiarda Giuntina, 2019


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