La sovrana lettrice

Titolo La sovrana lettrice

Autore Alan Bennett

Editore Adelphi

Pagine 95

Genere Narrativa contemporanea

Titolo originale The Uncommon Reader

La sovrana lettrice – Sinossi

A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d’Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. E in effetti è successo qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus della lettura a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali ripercussioni sul suo entourage, sui sudditi, sui servizi di sicurezza e soprattutto sui lettori lo scoprirà solo chi arriverà all’ultima pagina, anzi all’ultima riga. Perché oltre alle irrefrenabili risate questa storia ci regala un sopraffino colpo di scena, uno di quei lampi di genio che ci fanno capire come mai Alan Bennett sia considerato un grande maestro del comico e del teatro contemporaneo. 

“Un libro è un artefatto per accendere l’immaginazione”(…)
“Non metti la tua vita sui libri. Lo trovi in ​​loro.


Alan Bennet in questo libro, leggermente irriverente, prende la regina Elisabetta come protagonista e ci racconta una storia in cui scopre la gioia di leggere. La regina Elisabetta, per puro caso trova una biblioteca itinerante che visita il palazzo ogni settimana, per modestia, finisce per prendere in prestito un libro che darà inizio alla scoperta per la lettura. Inizialmente, la regina non sa cosa leggere e sceglie un romanzo di Ivy Compton-Burnett, poi George Eliot e Henry James, ma capisce che non è facile leggere libri presi a caso quindi decide di impiegare un giovane appassionato lettore, che lavorava nelle cucine, come suo consigliere ufficiale con il compito di stilare una lista di libri in base al grado di difficoltà dei testi. Alan Bennett ci descrive di come la regina si appassiona alla lettura, di come sfrutta ogni singolo momento per leggere e per parlare di libri con tutti a partire dal presidente della Francia, al primo ministro o con chiunque si trova a colloquio con lei. La lettura diventa così appassionata da trovare noiose qualsiasi altra attività.

“Quello che stava anche scoprendo era che un libro tirava l’altro, nuove porte si aprivano ovunque guardasse e le giornate non erano abbastanza lunghe per leggere quanto voleva”.

Bennet interiorizza ed entra nei pensieri di Sua Maestà e ci porta a riflettere sui dettagli della vita solitaria della Regina, sui doveri che è obbligata a compiere, la sua vita in una bolla dove nessuno le si avvicina senza aver concordato frasi e discorsi. L’autore umanizza questa figura pubblica così distante dalle persone e la colloca accanto a personaggi comuni. È bello vedere la regina attraversare le stesse fasi di un qualsiasi lettore: la scoperta, l’ossessione, prendere appunti… È difficile non riflettersi in alcune situazioni, dove a volte tutto perde interesse in relazione all’incredibile libro che stiamo leggendo.

“L’attrazione della lettura, pensava, risiedeva nella sua indifferenza (…). Ai libri non importava chi li leggesse o meno. Tutti i lettori erano uguali, lei inclusa”.


La sovrana lettrice è un ritratto fedele di qualsiasi amante dei libri. Una storia curiosa e divertente, che affronta il potere della lettura e come può cambiare la visione che si ha dell’ambiente che ci circonda rendendoci più riflessivi, critici e persino empatici. Bennett accompagna la narrazione con una serie di riflessioni sull’abitudine alla lettura e sull’importanza di selezionare i libri con cui possiamo sicuramente identificarci. In conclusione un romanzo leggero e godibile.

Voto 3,5/5


Dal Libro

“i libri non parlano del tempo che passa. Parlano di altre vite. Altri mondi. Invece di volere che il tempo passi, Sir Kevin, vorrei che ne avessimo di più”.

“La lezione non è leggere. Infatti è l’antitesi della lettura. La lezione è succinta, concreta e pertinente. La lettura è disordinata, dispersa e sempre eccitante. L’istruzione chiude un argomento, la lettura lo apre.

“I libri di solito non inducono all’azione. I libri, in generale, ci confermano solo ciò che, forse involontariamente, abbiamo già deciso di fare. Leggiamo un libro per confermare le nostre convinzioni. Un libro, per così dire, chiude il libro”.


Chi è Alan Bennett

Alan Bennett è nato a Leeds, nello Yorkshire, il 9 maggio 1934. Il padre era macellaio, la madre casalinga. A Cambridge, Bennett comincia a scrivere sketch insieme a Michael Frayn. Poi si diploma, e gli ci vogliono due anni per decidere di non diventare pastore della chiesa anglicana. Ma la vocazione e la sua crisi si rivelano proficue, se nel 1959 Alan Bennett debutterà al Fringe Festival di Edimburgo proprio con la parodia di un sermone. Nel 1965, dopo una fortunatissima serie di spettacoli insieme alla rivista «Beyond the Fringe», viene ingaggiato dalla BBC come attore. Nel 1968 mette in scena il primo dei suoi grandi testi, Forty Years On. Nel 1983 scrive il testo di An Englishman Abroad, film per la TV con la regia di John Schlesinger; sua è anche la sceneggiatura dell’irresistibile Pranzo Reale (A Private Function, 1985) diretto da Malcolm Mowbray, mentre più recentemente (1995) Nicholas Hytner ha portato sul grande schermo un’altra sua fortunatissima commedia, La pazzia di Re Giorgio (The Madness of George III, 1992), pubblicata da Adelphi nel 1996. Nel 1992 la BBC ha trasmesso la prima serie dei suoi lavori forse più acclamati, i monologhi di Talking Heads (trad. it. Signore e signori, Adelphi, 2004), interpretati, oltre che da Bennett stesso, da attrici immense quali Maggie Smith, Julie Walters e Patricia Routledge. La seconda serie è andata in onda, con crescente successo, nel 1998 ed è stata pubblicata da Adelphi nel 2016 con il titolo Il gioco del panino. Tra gli altri suoi libri ricordiamo: Una vita come le altre, L’imbarazzo della scelta, Due storie sporche.
I suoi libri sono pubblicati da Adelphi.


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