Lo sguardo lento delle cose mute

Titolo Lo sguardo lento delle cose mute

Autore Patrick Rothfuss

Editore Mondadori

Pagine 144

Genere Fantasy

Titolo originale The Slow Regard of Silent Things

Lo sguardo lento delle cose muteSinossi

Sotto l’Università c’è un posto oscuro, che solo poche persone conoscono; una rete spezzata di antichi passaggi e stanze abbandonate. Lì vive una giovane donna, nascosta tra i tunnel tentacolari, al centro di questo luogo dimenticato. Il suo nome è Auri, ed è piena di misteri. “Lo sguardo lento delle cose mute” è un breve e agrodolce scorcio sulla vita di Auri, una storia che, giocosa e inquietante al tempo stesso, offre al lettore la possibilità di guardare il mondo attraverso gli occhi della sua protagonista e di imparare cose che solo Auri conosce. In questo libro ricco di segreti e di misteri, Patrick Rothfuss ci conduce nel mondo di uno dei personaggi più enigmatici de “Le cronache dell’assassino del re” e si collega alle vicende narrate nel secondo volume delle Cronache.

Questa storia è per tutte le persone un po’ a pezzi che ci
sono in giro. Sono uno di voi. Non siete soli. Per me siete tutti meravigliosi.

Patrick Rothfuss

Lo sguardo lento delle cose mute è un libro strano e insolito, proprio come Auri che è uno dei personaggi più enigmatici di Le cronache dell’assassino del re. Ho letto Il nome del vento e La paura del saggio, e volevo leggere questo racconto sulla vita di Auri, anche se non influisce sulla trilogia, perchè ero attratta dal suo personaggio instabile. Prima di tutto, voglio dire che questo libro non è stato affatto quello che mi aspettavo, pensavo che Rothfuss avesse scritto questa storia per descrivere il passato di Auri, e cosa l’aveva portata a vivere nella Sottovia, ma mi sono sbagliata.
Il libro racconta sei giorni di vita di Auri nel suo mondo: Come passa tutto il giorno a correre tra le stanze, alla ricerca di cose nuove, belle o luccicanti e alla ricerca del posto giusto per loro. Perché le cose parlano con Auri, le dicono quando sono felici, quando si sentono a proprio agio con il loro posto e Auri li ascolta e si prende cura di loro, preoccupandosi più per loro che per se stessa.

“Non sarebbe orribile? Non sarebbe terribile vivere circondati dal vuoto, austero e austero delle cose che sono semplicemente abbastanza buone per qualcosa?”

Per quanto riguarda il libro, Rothfuss, nella nota d’autore, ci dice che sarebbe stato meglio se non avessimo comprato il libro, ci avverte che non ci piacerà. Ed ha molte ragioni per affermarlo, in quasi centocinquanta pagine non c’è un solo dialogo, Auri è l’unica che popola quelle pagine e la Sottovia è l’unico ambiente, inoltre ci dice che l’ha scritto solo per conoscere Auri; nonostante sia stato concepito per non vedere mai la luce, è una benedizione che sia stato pubblicato perché è davvero un’esperienza unica, straziante e piena di tenerezza conoscere Auri e il suo mondo. È una storia che ci mette nella mente di una persona che ha smesso di esserlo, cercando di farci sentire e vedere le cose come le percepisce, immergersi nella testa di Auri, nel suo mondo, nel modo in cui vede la vita è disarmante. Auri ha il compito di garantire che tutto nel mondo sia al suo posto, è la persona più altruista che possa esistere: così tenera e dolce, così fragile e così instabile. La sua vita è dolorosa, e nonostante tutta la narrazione sia intrisa di tenerezza, percepiamo l’angoscia che si annida nel suo animo. La Sottovia è un luogo affascinante, mi è piaciuto conoscerlo più nel dettaglio, è oscuro, magico e pieno di misteri, probabilmente non è altro che corridoi oscuri pieni di detriti e parassiti, ma Auri gli dà vita, Auri gli dà luce. È incredibile.


“Il movimento era così teso e pieno di rabbia che Auri temeva che avrebbe fatto a pezzi il mondo”.

Ero già affascinata dalla penna di Rothfuss, conoscevo la sua grande abilità e non posso che confermare lo straordinario lavoro che ha fatto con questa storia. È incredibile che un libro pieno di solitudine e follia, con un solo personaggio, sia così pieno di emozioni e bellezza. È stato un libro sicuramente strano, difficile ma di una tenerezza devastante. Se hai intenzione di leggerlo, non aspettarti una trama, nemmeno un filo conduttore, apriti solo alla bellezza.

Voto 4,5/5


Dal Libro

“Prima ti aggiusti. Poi la tua casa. Poi il tuo angolo di paradiso. E poi…
non sapevo molto bene cosa sarebbe successo dopo. Ma speravo che dopo quello il mondo iniziasse a prendersi cura di se stesso un po’.” Come un orologio con ingranaggi ben regolati e oliati. Questo è ciò di cui si fidava. Perché onestamente, c’erano giorni in cui si sentiva cruda. Era stanca di essere così unica. L’unica che ha fatto girare il mondo. debitamente “.


Chi è Patrick Rothfuss

Patrick Rothfuss (Madison, 6 giugno 1973) è uno scrittore statunitense. È l’autore della trilogia Le Cronache dell’Assassino del Re. Secondo il suo sito, Patrick Rothfuss è cresciuto leggendo una grande quantità di libri, anche a causa del cattivo tempo e dell’assenza della televisione. Iniziò a frequentare l’Università del Winsconsin nel 1991, prima studiando ingegneria chimica, per poi dedicarsi a psicologia clinica. Continuò in seguito a studiare ogni cosa catturasse il suo interesse, svolgendo strani lavori e nel frattempo continuando a scrivere una lunga storia intitolata The Song of Flame and Thunder (La canzone del fuoco e del tuono). Dopo aver completato la storia, la propose a diversi editori, ma fu sempre rifiutato finché nel 2002 non vinse il concorso Writers of the Future con un estratto del romanzo. Dopo aver parlato con Kevin J. Anderson, riuscì a vendere il romanzo alla DAW Books. A causa della sua lunghezza, The Song of Flame and Thunder fu divisa in una saga di tre volumi, intitolata The Kingkiller Chronicle (Le Cronache dell’Assassino del Re). Il primo volume della trilogia è stato pubblicato negli Stati Uniti nel marzo del 2007 col titolo The Name of the Wind (in italiano Il nome del vento, edito da Fanucci) ed ha vinto il Quill Award per il miglior libro fantasy/fantascientifico del 2007. Il secondo volume è stato pubblicato in Italia con il titolo “La paura del saggio” da Fanucci Editore nel 2011 (in inglese “The wise man’s fear”).


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