Gli amici silenziosi

Titolo Gli amici silenziosi

Autore Laura Purcell

Editore DeA Planeta

Pagine 382

Genere Horror/Gotico

Titolo originale The Silent Companions

Gli amici silenziosi – Sinossi

Inghilterra, 1865. Rimasta vedova e incinta del primo figlio, la giovane e inquieta Elsie parte alla volta della tenuta del marito insieme alla zitellissima cugina di lui, Sarah. Ma in quell’angolo di campagna inglese remoto e inospitale, l’opportunità di trascorrere in pace il periodo del lutto diventa qualcosa di molto più simile a una prigionia: un esilio opprimente in attesa che l’amato fratello Jolyon giunga da Londra a salvare Elsie dall’isolamento e dalla noia. A distrarre lei e Sarah dalla cupa atmosfera in cui sono sprofondate, solo l’intrigante diario di un’antenata dei Bainbridge, Anna, vissuta e tragicamente morta più di duecento anni prima; e la stanza in cui giacciono ammassate decine di figure di legno dalle sembianze realistiche e straordinariamente inquietanti. Quegli “amici silenziosi” che Anna si procurò allo scopo di deliziare ospiti illustri, presto costretti a ripartire in circostanze mai del tutto chiarite

“Me le hanno donate ad Amsterdam. Loro le chiamano “Amici silenziosi”.

La storia inizia nel 1865 nel manicomio di St. Joseph dove incontriamo Elsie, la protagonista, ricoverata dopo un misterioso incidente di cui non ricorda nulla, ma con l’aiuto del dottor Shepherd pian piano veniamo a conoscenza dei fatti che ne hanno provocato il ricovero. Mesi prima e dopo la tragica e alquanto misteriosa morte del marito Rupert al The Bridge, l’antica proprietà di famiglia, Elsie si reca in questa casa situata nel villaggio di Fayford accompagnata dalla cugina di suo marito, Sarah. All’arrivo scopre una villa in rovina, fredda, buia e cupa. Circondata da servitori risentiti e dall’ostilità degli abitanti del villaggio, Elsie avrà solo la scomoda compagnia della cugina di suo marito. Dopo alcuni giorni, Elise e Sarah scoprono nella soffitta della casa dei diari, scritti nel 1635 da un antenato della famiglia, e delle strane figure di legno che sembrano quasi persone vere e decidono di metterle in soggiorno. E da quel momento iniziano ad accadere cose inquietanti ed orribili: rumori ripetitivi di notte, le figure sembrano muoversi da sole, e la cosa più terrificante i loro occhi si muovono.

“Le parole le ribollivano in petto. Le facevano male le costole e le pizzicavano le labbra, tanto erano potenti. Ma erano fantasmi, echi di cose passate. Non le avrebbe pronunciate mai più.”

Gli amici silenziosi è un’inquietante storia di fantasmi gotici che provoca brividi, narrato in tre tempi diversi: Elsie nel presente al St. Joseph, dopo tutti i fatti accaduti nella casa; al The Bridge quando Elsie arriva nella casa; nel 1635 con i diari di un antenato della famiglia Bainbridge con un salto temporale di 200 anni. Questi salti temporali mi sono sembrati super riusciti, perché ci permettono di conoscere tutti i dettagli della storia e capire ciò che accade, oltre che rendere la lettura molto piacevole.

“Non era possibile spiegare la paura. si poteva solo sentirla ruggire nel silenzio e azzittire il cuore.”

La prosa dell’autrice mi è piaciuta molto, è agile e per quanto riguarda le descrizioni è azzeccata, e c’è molto dialogo, quindi non c’è stata nessuna parte noiosa da leggere. Il grande punto di forza è l’ambientazione gotica della casa fatiscente: è molto antica e ha un ambiente molto cupo e ostile, proprio come il paese e i suoi abitanti, che sembrano temere la casa e tutto ciò che ha a che fare con essa. Inoltre, piove quasi sempre ed è molto nebbioso, quindi l’autrice riesce a trasmettere perfettamente l’isolamento e la tristezza che Elsie prova dopo aver perso il marito, in quel il luogo.

La trama è incentrata sugli Amici silenziosi, quelle strane figure di legno, sembrano quasi reali e sembrano inquietanti e come se non bastasse, compaiono dove meno te lo aspetti e si moltiplicano…fanno venire i brividi e rizzare i capelli.

Non doveva urlare, non doveva urlare. Erano soltanto dei pezzi di legno. Pezzi di legno che possono muoversi.

Per quanto riguarda i protagonisti, l’autrice ha saputo dare a ciascuno di loro una propria personalità, ne ha approfondito sentimenti e pensieri, creando una forte empatia e connessione con loro. Man mano che la storia procede e vengono scoperti segreti, questa connessione rende ciò che sta accadendo ancora più scioccante.

“In fondo alla stanza, tra le ombre, la scrutavano un paio di occhi bruno-verdastri. Un telo bianco nascondeva gran parte del viso, ma si potevano vedere le pupille, che la fissavano con un’attenzione innaturale”.

Questo è un libro che mi ha appassionato dall’inizio alla fine, è pieno di suspence, mistero, tensione e paura; è uno di quei libri che ti catturano in modo tale che anche se stai passando un brutto momento, non puoi smettere di leggere, ti prende completamente. In conclusione, è un libro che consiglio vivamente, poiché credo che soddisfi tutti i requisiti per essere una lettura perfetta. Una trama ben sviluppata, personaggi reali e credibili, mistero dall’inizio alla fine e un finale che ti lascerà a bocca aperta.

Voto 4,5/5

Curiosità: Le figure di legno sono davvero delle decorazioni che durante il XVIII e XIX secolo hanno avuto abbastanza successo tra chi poteva permettersele. Oggetti strambi per stupire i propri ospiti…


Dal Libro

“In fondo alla stanza, tra le ombre, la scrutavano un paio di occhi bruno-verdastri. Un telo bianco nascondeva gran parte del viso, ma si potevano vedere le pupille, che la fissavano con un’attenzione innaturale… Elsie afferrò un angolo del lenzuolo che copriva il ritratto e lo tirò via. La stoffa si lacerò, e alla fine si staccò.”

“Il campo visivo di Elsie si dilatò. Quel viso si rimpicciolì assumendo le proporzioni giuste e finalmente guardò la ragazza dipinta a figura intera. Le arrivava alla vita, come una bambina vera, e portava un abito di seta verde oliva orlato di pizzo dorato… All’altezza della vita reggeva un cesto di rose ed erbe. L’altra mano era sollevata e premeva contro il cuore un bocciolo bianco. Non apparteneva al suo secolo, e forse nemmeno a quello precedente.”


AUTORE

Laura Purcell

Laura Purcell ha lavorato in una libreria prima di diventare una scrittrice a tempo pieno. Vive a Colchester, la più antica città dell’Inghilterra, con suo marito e le sue cavie da compagnia.


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