Il buio oltre la siepe

Titolo Il buio oltre la siepe

Autore Harper Lee

Editore Feltrinelli

Genere Narrativa Contemporanea

Pagine 352

Titolo Originale To Kill a Mockingbird

Il buio oltre la siepe – Sinossi

In una sonnolenta cittadina del profondo Sud degli Stati Uniti l’avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d’ufficio di un afroamericano accusato di aver stuprato una ragazza bianca. Riuscirà a dimostrarne l’innocenza, ma l’uomo sarà ugualmente condannato a morte. Questo, in poche righe, l’episodio centrale di un romanzo che da quando è stato pubblicato, oltre cinquant’anni fa, non ha più smesso di appassionare non soltanto i lettori degli Stati Uniti, ma quelli di tutti i paesi del mondo dove è stato tradotto. Non si esagera dicendo che non c’è americano che non l’abbia letto da bambino o da adolescente e che non l’abbia consigliato a figli e nipoti. Eppure non è un libro per ragazzi, ma un affresco colorito e divertente della vita nel Sud ai tempi delle grandi piantagioni di cotone, dei braccianti neri che le coltivavano, delle cuoche di colore che allevavano i figli dei discendenti delle grandi famiglie dell’Ottocento, della white trash, i “bianchi poveri” abbrutiti e alcolizzati; e anche, purtroppo, delle sentenze sommarie di giurie razziste e degli ultimi linciaggi americani della storia. Quale il segreto della forza di questo libro? La sua voce narrante, che è quella della piccola Scout, la figlia di Atticus, una Huckleberry Finn in salopette (dire “in gonnella” sarebbe inesatto, perché Scout è una maschiaccia impertinente e odia vestirsi da donna) che, ora sola ora in compagnia del fratello maggiore e del loro amico più caro (ispirato all’autrice dal suo amico d’infanzia Truman Capote), ci racconta la storia di Maycomb, Alabama, della propria famiglia, delle pettegole signore della buona società che vorrebbero farla diventare una di loro, di bianchi e neri per lei tutti uguali, e della vana battaglia paterna per salvare la vita di un innocente.

“Se non dovresti difenderlo, allora perché lo fai?”
“Per molte ragioni,” disse Atticus. “La principale è che se non lo facessi non potrei più girare a testa alta, non potrei rappresentare la contea dell’assemblea legislativa, non potrei neanche più dire a te di fare qualcosa.”

La voce narrante di questa storia è Scout, una bambina di sette anni, che vive con il fratello Jem di dieci anni e il padre Atticus Finch, avvocato di professione e vedovo . Attraverso i suoi occhi assisteremo ai vari eventi che ci vengono narrati, così come la quotidianità di questi fratelli e del loro nuovo amico Dill, immersi nelle loro buffonate, compreso sapere cosa succede ad Arthur ‘Boo’ Radley, un vicino solitario avvolto nel mistero, di cui gli adulti si rifiutano di parlare, il che aumenta ulteriormente la loro curiosità. Ma la trama principale del romanzo consiste nella difesa che Atticus deve fare di Tom Robinson, di razza nera, accusato di aver violentato una ragazza bianca. Così, tra il processo a Tom e le indagini dei figli sul misterioso vicino, ci viene svelata la moralità degli adulti, nonché la perdita dell’innocenza dei bambini.

“Quando invecchi, vedrai uomini bianchi imbrogliare uomini di colore ogni giorno della tua vita, ma lascia che ti dica una cosa e non dimenticarla – ogni volta che un uomo bianco fa questo a un uomo di colore, non importa chi è, quanto è ricco, o da che bella famiglia viene, è spazzatura “.

Harper Lee con uno stile crudo ed un ritmo incalzante ci offre una storia che mescola la visione infantile e innocente dei bambini con i fatti più profondi degli adulti, infatti man mano che avanziamo nella lettura passiamo dalle normali avventure dei ragazzini ad un evento che metterà in subbuglio l’intera comunità. Tutto questo mescolato a tanti personaggi affascinanti, tra i quali il più ammirevole, a mio parere, è l’avvocato Atticus Finch.

Prima di vivere con gli altri, bisogna che viva con me stesso: la coscienza è l’unica cosa che non debba conformarsi al volere della maggioranza.

Questo avvocato gentile, audace e impavido non è solo l’unico modello per i suoi figli ma è anche l’unica persona che prenderà le redini di un caso davvero spinoso, la difesa di un afroamericano accusato di stupro, in un epoca poi in cui il pregiudizio razziale era così forte e marcato in una città permeata di pregiudizi, violenza e ipocrisia l’autrice ci mostra perfettamente questa divisione con la separazione degli spazi tra bianchi e neri, ma ci dà anche lo sguardo innocente di Scout che non riesce a spiegarsi come mai dicono che sono diversi quando lei li vede uguali.

Un romanzo emozionante, stimolante che ci fa riflettere su argomenti come la discriminazione, il pregiudizio, il razzismo, la famiglia ed ancora l’onestà e l’integrità. E’ un libro che incanta e lascia il segno.

Classificazione: 5 su 5.

Dal Libro

Volevo che tu imparassi una cosa da lei: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa succeda. È raro vincere, in questi casi, ma qualche volta si vince.


AUTORE

Nelle Harper Lee

Nelle Harper Lee (Monroeville, 28 aprile 1926) è una scrittrice statunitense, nata in Alabama, figlia di un avvocato, ha tre fratelli. Il 5 novembre 2007 è stata premiata con la più alta onorificenza civile statunitense, la Medaglia presidenziale della libertà, per il suo primo e più famoso romanzo che, secondo la motivazione del premio, “Ha influenzato il carattere del nostro paese in meglio. È stato un dono per il mondo intero. Come modello di buona scrittura e sensibilità umana questo libro verrà letto e studiato per sempre”


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