La mia prediletta

Titolo La mia prediletta

Autore Romy Hausmann

Editore Giunti

Genere Thriller

Pagine 384

Titolo Originale Liebes Kind

In una notte gelida, un’ambulanza porta in ospedale una donna investita da un’auto sul ciglio del bosco. È incosciente e senza documenti. Con lei c’è una bambina dalla pelle bianchissima e gli occhi di un azzurro glaciale. L’unica informazione che riesce a dare su sua madre è che si chiama Lena. A poco a poco, però, lo strano comportamento della piccola insospettisce i medici. Non conosce il suo cognome, né il nome di suo padre, né l’indirizzo di casa: vivono chiusi in una capanna perché «nessuno li deve trovare». E il terrore sale quando la bambina afferma innocentemente, come se fosse la cosa più normale del mondo, che sua madre «ha ucciso per sbaglio papà», ma non serve chiamare la polizia perché hanno lasciato il fratellino Jonathan a ripulire quelle brutte macchie rosse sul tappeto… Appena viene avvisato, il commissario capo Gerd Brühling ha subito un’intuizione: quella donna non può essere che Lena Beck, la figlia del suo migliore amico, scomparsa 14 anni prima. Ma c’è qualcosa di vero in ciò che racconta quella strana bambina? Come ritrovare la capanna, il fratellino e il cadavere del rapitore, se davvero è stato ucciso? All’arrivo dei genitori di Lena in ospedale, una realtà ancora più sconcertante verrà alla luce. E sarà difficile districarsi in questa rete di verità, fantasie infantili, indizi contrastanti.

Siamo di fronte a un thriller che senza avere un ritmo frenetico risulta piuttosto coinvolgente. La narrazione è fluida e scorrevole poiché narrata a più voci e strutturata in capitoli brevi e intensi che ruotano attorno alla scomparsa e alla ricerca della protagonista, e che ci mostrano, attraverso dei flashback, frammenti di vita di Hannah e Jasmin. Ogni personaggio descrive la trama dal proprio punto di vista, quindi possiamo conoscere la storia come la percepisce una ragazzina di 13 anni, Lena e come la vive il padre della vittima.

“Il primo giorno perdo il senso del tempo, la mia dignità e un molare. In compenso guadagno due figli e un gatto. Ho anche un marito. È alto, ha i capelli corti e scuri, gli occhi grigi. È difficile capire se sia davvero sera, o se è stato lui a decidere così. Le finestre sono sigillate con pannelli isolanti.
È lui a fare il giorno e la notte. Come Dio.”

La prima delle voci è “Lena” che è quella che potremmo definire la protagonista poiché tutta la storia ruota intorno alla sua inspiegabile scomparsa 13 anni fa. Lena, una ragazza sui vent’anni, bella, intelligente con un ottimo curriculum accademico, scompare senza lasciare traccia una notte, di ritorno da una festa. Dopo 13 anni, non si sa assolutamente dove si trovi o se sia viva o morta.

La seconda voce è Mathias, il padre di Lena, che non ha mai perso la speranza di trovare la sua bambina, la sua unica figlia, la pupilla dei suoi occhi.

La terza voce narrante è Hannah, una ragazza di circa 13 anni, molto intelligente e con apparenti segni di stranezze. Ogni voce ci fa vedere eventi del presente o del passato per poter ricostruire la storia mentre ci introduce ad altri personaggi importanti per lo sviluppo della trama.

“In realtà sappiamo cosa si deve fare. Abbiamo le nostre regole. Solo che la mamma a volte se le scorda. Voleva uccidere per sbaglio il nostro papà.”

Una trama complessa, con situazioni veramente inquietanti e scene sgradevoli, che esplora i recessi oscuri della mente umana, i comportamenti distorti e nonostante tutto rimani intrappolato nel libro. Per la prima metà del libro ero molto perplessa, ci sono molte questioni in sospeso e non si capisce cosa fosse realmente successo a Lena, e che ruolo abbiano avuto tutti i protagonisti, nel proseguo della narrazione quando pensi di aver districato un pò la trama succede sempre qualcosa di inaspettato e dovrai risistemare i pezzi per completare il puzzle.

Sicuramente è un libro che non lascia indifferenti…una soddisfacente e piacevole lettura.

Classificazione: 4 su 5.

AUTORE


Romy Hausmann

Classe 1981, Romy Hausmann ha lavorato come caporedattrice di una casa di produzione televisiva a Monaco. Dalla nascita di suo figlio, lavora come libera professionista per la tv e vive con la famiglia in un cottage nei boschi vicino a Stoccarda.


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