Mia inquieta Vanessa

Titolo Mia inquieta Vanessa

Autore Kate Elizabeth Russell

Editore Mondadori

Genere Narrativa Contemporanea

Pagine 360

Libro su Amazon

“Mi domando quanto la gente sarebbe disposta a considerare vittima una ragazza come me”

Questa è la storia di Vanessa, una ragazza di 15 anni, una ragazza sola, con pochi amici e abbastanza introversa, che frequenta la Browich, un liceo privato americano. Presto, Jacob Strane, il suo insegnante di letteratura inglese, inizierà a prestarle la sua attenzione, riconoscendo il suo lavoro, invitandola a partecipare a determinati gruppi, dicendole che è una “studentessa speciale” e dandole Lolita, il libro di Nabokov, come modello a cui ispirarsi. Ed è così che in pochi mesi Strane seduce Vanessa e inizia una delle relazioni più malate e tempestose che abbia letto da molto tempo.

Molti anni dopo, sull’onda del movimento #MeToo, Strane è accusato da altre ragazze, di abusi sessuali e il liceo apre un inchiesta per verificare i fatti; Vanessa, ancora sola e problematica, e unica confidente di Strane, viene contattata per denunciare la sua esperienza, ma lei inorridita pensa di non aver subito abusi e, in qualche modo contorto, lo considera innocente.

“Perché anche se a volte uso la parola abuso per descrivere certe cose che mi sono state fatte, in bocca a qualcun altro la parola diventa brutta e assoluta. Inghiotte tutto quello che è successo. »

I capitoli si muovono tra il presente e il passato, e in questo modo conosciamo tutti i dettagli del rapporto tra Vanessa e Strane e la situazione che entrambi i personaggi affrontano nel presente.

La mia inquieta Vanessa è stata per me una lettura difficile, cruda e ripugnante. Questo è stato il primo romanzo dell’autrice e devo ammettere che ha sviluppato il personaggio principale in modo affascinante, con tutte le sue sfumature. Ritrae perfettamente la mentalità e la fragilità di una ragazza di quindici anni, e come quest’ultima possa essere strappata e fatta a pezzi da uomini adulti senza scrupoli. Vanessa, pur essendo la vittima, in nessun momento si riconosce come tale e, non accettandola, inizia a condurre una vita mediocre, piena di amarezza e a allo stesso tempo, terribilmente arrogante. Indubbiamente questo atteggiamento è una conseguenza degli abusi subiti, ma né il passare degli anni né le altre accuse contro Strane fanno cambiare a Vanessa il suo modo di vedere la vita. Ed è questo forse il motivo per cui non sono riuscita ad entrare in empatia con lei, con tutto che era lei la vittima; penso comunque che alla fine non sia importante che ci piaccia o meno il personaggio, ma piuttosto che comprendiamo i danni causati dall’abuso.

Lui mi ha permesso di vedere me stessa in un modo che sarebbe stato impossibile a un mio coetaneo. Nessuno mi convincerà mai che mi sarebbe andata meglio se avessi fatto come le altre ragazze, lavori di bocca e di mano, fatiche interminabili per poi farmi la nomea di troia ed essere gettata via. Almeno Strane mi amava. Almeno ho saputo cosa si prova a essere venerata.

Questa storia mi ha creato un tremendo conflitto, poichè è difficile per me dire “Mi è piaciuto molto un libro sugli abusi sessuali e la pedofilia”. Eppure, sebbene sia una storia difficile, penso che sia necessario leggere questo tipo di libri per essere consapevoli delle cose che accadono nella nostra società. Inoltre, ci aiuta ad entrare nella mente dell’individuo, ti dà un’ottima visione di come gli uomini manipolano le ragazze dalle cose più insignificanti, finché, a poco a poco, le cose passano da un tocco di ginocchia, confessare che vuole baciarla, portarla a casa, per finire ad abusare di lei sessualmente. In questo senso, anche la descrizione dell’abuso e della manipolazione del predatore è brutale e cruda, Strane è uno dei personaggi più odiosi che abbia letto, per la sua freddezza e la sua intelligenza nell’annusare le sue possibili vittime: è chiaro che ha scelto Vanessa perché ha notato la sua personalità, la sua mancanza di amici, i suoi silenzi e sapeva che era la preda più facile. E in questo modo la “prepara” all’abuso – le dice che è la prima volta che si sente così per uno studente, che sa che è sbagliato, che farà solo ciò che lei gli permette di fare – e in questo modo il rapporto malsano continuerà per anni.

“Se c’è una cosa che prendi da questa lezione, dovrebbe essere che il mondo è fatto di storie che si intersecano all’infinito, ognuna valida e vera.”

Un romanzo interessante ma anche molto frustrante, ho dato 3,5 stelle perché non so se mi è piaciuto o meno, non perché è un brutto libro, ma perchè è un libro che ci mette a disagio e, nonostante tutto, lo consiglio ma solo a chi sa tollerare di leggere in prima persona una storia di abusi.

Classificazione: 3.5 su 5.

Dal libro

A volte, quando è sopra di me e geme a occhi chiusi, senza curarsi di capire se sono eccitata, o triste, o annoiata, ho l’impressione che quello che vuole davvero sia lasciare parte di sé dentro il mio corpo, il segno del suo possesso, non per ingravidarmi o qualcosa del genere, no, qualcosa di più duraturo. Vuole essere sicuro che lui ci sarà sempre in me, in qualunque circostanza. Vuole ricoprirmi delle sue impronte, imprimerle su ogni muscolo e su ogni osso. Ecco che mi affonda dentro, punta le gambe contro il bracciolo del divano e mi mugola nell’orecchio. È strano pensare che ogni volta che ricorderò me stessa a quindici anni, sarà questa l’immagine che mi tornerà in mente.


Kate Elizabeth Russell

Kate Elizabeth Russell è nata e cresciuta nel Maine nel 1984 . Ha conseguito un Master of Fine Arts presso l’Università dell’Indiana e un PhD presso l’Università del Kansas. Il suo romanzo di debutto, My Dark Vanessa, è stato pubblicato nel 2020 ed è diventato un bestseller nazionale.  


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