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Titolo Il gatto che voleva salvare i libri
Autore Sozuke Natsukawa
Editore Mondadori
Pagine 180
Genere Fantasy
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Alla morte del nonno, Rintaro, un giovane studente delle superiori, eredita la libreria Natzuki. Una piccola e polverosa libreria di libri usati, dove è possibile trovare testi insoliti e dove lui, rimasto solo, si rifugia.
Definendosi egli stesso un hikikomori, cioè una persona asociale e senza amici si ritira volontariamente dalla scuola e passa tutto il suo tempo tra i suoi amati libri, passione che gli ha trasmesso il suo amatissimo nonno. Un giorno fa la conoscenza di un gatto soriano, Tora, che gli chiede di aiutarlo a salvare i libri e da quel momento inizia la sua strana avventura.
Natsukawa, usa uno stile semplice, scorrevole e di facile lettura, attraverso i personaggi nei vari labirinti, l’autore critica il modo del giorno d’oggi di pensare alla lettura:
❓È meglio leggere più libri piuttosto che leggere un singolo libro più e più volte, in modo da poter stare al passo con il mondo pieno di nuovi libri?
❓È meglio avere una sinossi dei famosi classici per “sapere” di cosa tratta il libro, piuttosto che prendersi del tempo per leggerli?
❓E’ meglio vendere più libri bestseller, per guadagnare di più, piuttosto dei classici che nessuno legge?
Rintaro e Tora cercheranno di confutare queste teorie.
Inizio col dire che non amo particolarmente la letteratura giapponese, non sono abituata al realismo magico, agli strani dialoghi e alla fluidità peculiare della letteratura giapponese, ero estremamente fiduciosa riguardo a questo fantastico libro, che racchiude in copertina sia i libri che il gatto, due elementi essenziali nel mio mondo, e nonostante l’argomento sia molto interessante, non sono riuscita ad apprezzare questo racconto tra realtà e fantasia.
Natsukawa dissemina la storia con titoli e autori della letteratura mondiale, come se la citazione dei titoli desse più profondità alla storia. Anche il personaggio è molto piatto, apatico e senza forza, proprio come la trama. Per il resto le soluzioni per confutare le teorie sono semplici e le conversazioni con i vari personaggi nei labirinti piene di luoghi comuni.
Un libro particolare, in perfetto stile nipponico, che, malgrado le aspettative, mi ha deluso e non mi sento di consigliare.
📕 Dal libro
‘Leggere un libro è come scalare una montagna.
Leggere non è solo divertirsi, emozionarsi. A volte esamini ogni riga, la rileggi più e più volte nello stesso testo, muovendoti in avanti con la testa tra le due mani. Alla fine di quel processo travolgente, apri improvvisamente la tua visuale. È come poter vedere l’intero panorama dopo aver scalato la lunga strada di montagna “.
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Sosuke Natsukawa
Sosuke Natsukawa nato nella Prefettura di Osaka, nel 1978, è un medico giapponese si è laureato alla Shinshu University. “Il Gatto che Voleva Salvare” è il suo secondo romanzo.