Orgoglio e pregiudizio

Titolo Orgoglio e pregiudizio

Autore Jane Austen

Editore Feltrinelli

Pagine 303

Genere Classici

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La storia si svolge alla fine del XVIII secolo, incontriamo la famiglia Bennet composta da Mr. e Mrs. Bennet e le loro cinque figlie: Jane, Elizabeth, Lydia, Mary e Catherine. È una famiglia senza molte risorse il problema è che avendo tutte figlie e nessun figlio maschio, alla morte del signor Bennet tutte le proprietà passeranno al parente maschio più vicino, in questo caso il cugino Collins. (Qui possiamo già vedere la prima critica dell’autrice, il femminismo, può non avere grande importanza per i nostri tempi, ma per il tempo in cui è stato scritto ha un grande valore e la Austen rende manifesta questa ingiustizia).

Un giorno uno scapolo d’oro arriva a Netherfield Park, e subito la signora Bennet impazzisce di gioia pensando già di sposare una delle sue figlie. È il signor Bingley, che arriva accompagnato da alcuni amici, comprese le sue sorelle e il signor Darcy; con l’arrivo di questo gruppo, la vita a Netherfield Park è piena di inviti, passeggiate e balli.(Ed è qui che sta la grande critica, questo è esattamente ciò che Jane Austen disapprova, tutta quella dimostrazione di cortesia, visite, passeggiate, biglietti di ringraziamento e conversazioni infinite su come dovrebbero comportarsi sia gli uomini che le donne per avere un buon matrimonio).

I personaggi principali

👩 Elizabeth protagonista femminile del romanzo, ragazza intelligente e brillante. Una forte personalità che non si adegua alle convenzioni della sua epoca anzi , è capace di scandalizzare con la sua impertinenza e battute taglienti.

👩 Jane primogenita della famiglia Bennet, è dotata di molta bellezza, dolcezza e la bontà del suo carattere. fa si che non riesce a vedere i difetti delle persone. Non è per nulla vanitosa come invece sono le due sorelle minori.

🧑 Mr Darcy ricco gentiluomo, è proprietario dell’immensa tenuta di Pemberley nel Derbyshire. Dal carattere sprezzante e orgoglioso, si innamora quasi subito di Elizabeth ma in preda al suo orgoglio combatte contro il suo amore per lei a causa della bassa classe sociale di Elizabeth.

✍ Cosa si può dire di questo libro che non è stato detto prima? Ma dato che è uno dei miei preferiti….

Come non innamorarsi di Darcy e del suo orgoglio.

Come non voler andare a comprare del valium da regalare alla signora Bennet e farla tacere una volta per tutte.

Come non sentirsi attratti dalla bontà di Mr Bingley e ripudiare le sue odiose sorelle.

Come non voler stringere il collo di Lady Catherine de Bourgh…che donna odiosa!!!

Potrei andare avanti all’infinito con ogni personaggio ed è ciò che rende questo libro meraviglioso, la Austen riesce magistralmente a disegnare ogni personaggio in modo così perfetto e raggiungere la psicologia di ciascuno, non solo di quelli principali ma anche di tutti gli altri. Oltre ad avere personaggi meravigliosamente ben costruiti, il romanzo ha il vantaggio di essere narrato in un modo squisito: la sua bella ironia, i suoi commenti sarcastici, la sua presa in giro della sua società e il carattere comico di alcune scene rendono la lettura agile e la lettura della Austen, una delizia.

👍 Ho amato l’essenza di ogni frase, ogni capitolo, ogni strofa era rilevante, anche i momenti più descrittivi erano essenziali per comprendere il tutto. L’autrice ci espone l’essenziale, non si preoccupa di dettagli superflui, con poche semplici frasi ci fa capire se sono belle o eleganti, ciò che descrive è rapido e breve, sia esso un cappello, le stanze, i boschetti, ecc.

👍 La narrazione è molto emotiva, la prosa ci addentra nei sentimenti di Elizabeth, sentiamo il suo dolore, la sua vergogna, la sua rabbia, il suo amore, le sue passioni di ogni tipo.

Darcy orgoglio, Elizabeth, pregiudizio…

Sia Elizabeth che Mr. Darcy riconoscono, imparano e cambiano con successo dopo aver realizzato di essere caduti preda dell’ Orgoglio e del Pregiudizio ed insieme ci regalano una storia meravigliosa che, se non l’avete letta, vi consiglio di farlo.

Classificazione: 5 su 5.

📕 dal libro

Vanità e orgoglio sono due concetti ben diversi, sebbene i due termini vengano spesso usati come sinonimi. Si può essere orgogliosi senza essere vanitosi. L’orgoglio si collega piuttosto all’opinione che abbiamo di noi medesimi, la vanità a ciò che desidereremmo fosse opinione altrui.

Ho lottato invano. Non c’è rimedio. Non sono in grado di reprimere i miei sentimenti. Lasciate che vi dica con quanto ardore io vi ammiri e vi ami.


Jane Austen

Jane Austen nacque a Steventon, Hampshire, il 16/12/1775 Compì la sua educazione quasi interamente in casa, sotto la guida del padre ecclesiastico. Nel 1801 si trasferì con la famiglia a Bath; nel 1805, dopo la morte del padre, a Southampton; poi, nel 1809, a Chawton, Hampshire, dove scrisse quasi tutti i suoi romanzi. Profondamente attaccata alla famiglia, in particolare alla sorella Cassandra, la Austen non si sposò mai e trascorse un’esistenza raccolta e casalinga, interrotta solo da brevi visite a Londra e ai luoghi di villeggiatura sulla costa meridionale inglese. Il suo primo romanzo completo a noi pervenuto è L’abbazia di Northanger (Northanger abbey), pubblicato solo nel 1818. Il romanzo è centrato sul tema della maturazione di una giovane ingenuamente romantica, convinta, all’inizio, che la vita sia fatta a somiglianza dei romanzi «gotici» della Radcliffe (dei quali il libro costituisce la garbata parodia) e che alla fine arriva a comprendere, realisticamente, la realtà quotidiana. Lo stesso tema è al centro di Ragione e sentimento e ritorna in Orgoglio e pregiudizio, rifacimento del giovanile e non pubblicato Prime impressioni ( iniziato nel 1796).
Anche in Mansfield Park (1814), romanzo di complessa struttura narrativa e di ammirevole sincerità, in Emma (1816), considerato uno dei suoi capolavori, e in Persuasione (Persuasion), che fu pubblicato postumo insieme a Northanger Abbey ed è forse la sua opera più ricca e sottile, l’autrice compie un’analisi dei rapporti tra valori personali e valori sociali e della validità delle emozioni come guida del comportamento. Il mondo descritto non si estende mai al di là dei limiti della vita e degli ambienti da lei direttamente conosciuti; ma il suo fine tocco ironico, la sua prosa elegante e fredda, la sottigliezza con cui analizza e descrive il conflitto tra esigenze psicologiche e morali di varia natura conferiscono a questa narrativa una non comune complessità e collocano la Austen tra i più grandi nomi del romanzo inglese. Morì a Winchester , nel 1817.


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