Tess dei d’Urbervilles

Titolo Tess dei d’Urbervilles

Autore Thomas Hardy

Editore  BUR Biblioteca Univ. Rizzoli

Pagine 449

Genere Classici

Vail al libro Amazon

Jack Durbeyfield , un povero barrocciaio, scopre casualmente di discendere da un antica famiglia di cavalieri e tutto tronfio rientra al villaggio sperperando quel poco che aveva festeggiando; da quel momento insieme alla moglie farà di tutto per elevarsi socialmente. Quando scoprono che nelle vicinanze del loro piccolo villaggio esiste un ramo minore della stessa famiglia mandano la figlia Tess ,ancora adolescente, con l’intento e la speranza di reclamare il buon nome , magari con un matrimonio.

La povera Tess s’incammina verso quella famiglia , ignara dei pericoli che le possono e le capiteranno da quel momento.

Perché non mi hai detto che gli uomini sono pericolosi perché non mi hai messo in guardia? Le gran dame sanno come difendersi perché leggono romanzi che parlano di questi artifizi.

Riflessioni

Ho trovato la narrazione molto piacevole ed estremamente poetica , le descrizioni della vita agreste così minuziose da sembrare quasi reali come se anche noi ne fossimo parte integrante .
La trama sicuramente è di forte impatto per i temi trattati in primis la condizione femminile e poi la differenza di classi sociali. L’autore ha messo in evidenza quanto possa essere deleteria la vanità e la bramosia per elevarsi socialmente lo vediamo chiaramente nell’atteggiamento del padre prima , che non fa che vantarsi della sua origine e della madre poi che farà di tutto per spingere la figlia a reclamare una condizione migliore . Ma il focus principale è la denunzia per la condizione della donna in quella società moralista e bigotta , una società improntata solo sull’apparenza , sull’ essere casti e puri (ma solo per le donne) ; non sono ammessi matrimoni con classi inferiori non è ammesso che una donna possa avere una mente pensante o che possa essere considerata per ciò che realmente è , ecco perché Tess pur essendo vittima diventa colpevole Un racconto straziante per tutti i torti subiti da Tess per tutte le sofferenze e dolori , ma che lei con coraggio e dignitá ha affrontato a testa alta , ha sacrificato la sua libertà per poter vivere quell’amore davvero puro .

 “Credevo, Angel, che tu mi amassi… amassi me, per quello che sono. Se sono io che tu ami, come puoi guardarmi e parlare così? Tutto ciò mi fa paura! Ho cominciato ad amarti e ti amo, ti amerò per sempre… qualsiasi disgrazia dovesse accadere, qualsiasi cambiamento, perché tu sei proprio tu; non chiedo altro. E allora tu, che sei mio marito, come puoi cessare d’amarmi?”
“Te lo ripeto, la donna che ho amato non sei tu.”
“Ma chi?”
“Un’altra donna con le tue sembian
ze.”


Cosa mi ha lasciato questo libro? Innanzitutto la consapevolezza che si può essere dignitosi anche nella miseria e purtroppo , pur essendo la condizione femminile migliorata , ancor oggi rimane un po’ di quel retaggio culturale

Classificazione: 3 su 5.

 Chi era l’uomo morale? La bellezza o la bruttezza di una persona non sta solo nel suo comportamento, ma nei suoi fini e nei suoi impulsi, la sua vera storia sta non nelle cose compiute ma in quelle volute.



Thomas Hardy

Thomas Hardy nacque vicino a Dorchester, nel giugno 1840. architettura a Londra e iniziò a scrivere poesie in questo periodo. Uno dei suoi romanzi più importanti fu Jude the Obscure, che scandalizzò l’opinione pubblica vittoriana con il suo pessimismo e immoralità. Morì nel 1928.
Nelle sue opere Hardy esprime la sua visione deterministica della vita, dell’uomo e dell’universo. Secondo questa idea filosofica, l’uomo non può cambiare il suo destino. Questa visione fu influenzata dal movimento di Oxford, dalla sua lettura dei classici, da cui derivò la nozione di Dio crudele e Natura indifferente. Quindi la vita umana è un processo puramente tragico su cui l’uomo non aveva potere. L’unico aspetto positivo è l’altruismo, perché i mancan si aiutano a vicenda. I suoi romanzi principali sono ambientati in una regione semi-immaginaria dell’Inghilterra, chiamata Wessex . Hardy descrive rovine di chiese, mura e monumenti come Stonehenge e aveva un’accurata conoscenza delle tradizioni contadine.
Temi molto importanti nelle opere di Hardy sono l’ambiente, che ha influenzato la vita dell’uomo, e la Natura, che non fa da sfondo, ma si presenta come co-protagonista con il personaggio. Hardy aveva una visione romantica della natura ma anche indifferente.
Nei suoi romanzi Hardy espone gli aspetti più moralistici e ipocriti della società vittoriana, il che è del tutto negativo.
Il linguaggio di Hardy è dettagliato, controllato e ricco di simbolismo, più razionale e realistico di Dickens. Era molto sperimentale. Ha continuato a impiegare l’onniscente narratore vittoriano, ma Hardy spesso presenta azioni attraverso gli occhi di un ipotetico osservatore.


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